La FIA, dopo aver diramato l’esito delle analisi condotte sui controversi fatti avvenuti in Giappone, con delle gru comparse sul tracciato mentre in pista erano presenti ancora tutte le vetture alle spalle della Safety Car, determinando così delle situazioni molto pericolose, ha deciso di discutere di tutti i nuovi provvedimenti stabiliti (qui il riassunto) assieme ai piloti nel consueto briefing pre-gara.
Un incontro che molti dei conducenti attendono con ansia. Tra questi sicuramente Sebastian Vettel, direttore della GPDA (Grand Prix Drivers’ Association), che nella giornata di ieri ha dichiarato: “Non vedo l’ora di prendere parte al briefing. Credo che si debba ricordare a noi stessi che dobbiamo andare avanti. Sappiamo tutti che correre è pericoloso, ma farlo in quelle condizioni di pioggia è necessario? Potremmo evitarlo? Perché prendersi dei rischi inutili? Queste sono le domande a cui dovremmo rispondere”.
“Dobbiamo fare coming out”, esorta i colleghi Sebastian Vettel. “Tutti sono d’accordo sul fatto che abbiamo imparato qualcosa. C’era sicuramente qualcosa da correggere, ma ora dobbiamo guardare avanti”, riporta ‘GpFans.com’.
Molto perplesso invece l’altro direttore della GPDA, George Russell, il quale sta attendendo il briefing per poter chiarire alcune questioni: “Ho letto il rapporto e sono decisamente interessato a proseguire questa conversazione. Il rapporto diramato dalla FIA si è incentrato più che altro sui fatti e sul comportamento di Gasly. Non affermava nulla che non sapessimo già”.
“Pierre ha sbagliato, ma serve chiarezza su ciò che bisogna fare in caso di pericolo con una o due bandiere gialle. Chiunque di noi si potrebbe ritrovare con una doppia bandiera gialla mentre è a 350km/h in rettilineo, rallentare molto e ritrovarsi magari a 280 km/h. Non è semplice, ci sono cose di cui dobbiamo parlare”, ha concluso il pilota della Mercedes.
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Foto: Twitter, Aston Martin, Mercedes