La stagione 2022 di Formula Uno è ormai giunta al termine visto che questo weekend andrà in scena, ad Abu Dhabi, l'ultima tappa del campionato. Un weekend che, ancor prima di iniziare, è ricco di emozioni e di tematiche interessanti, come la lotta per il secondo posto in classifica costruttori tra Ferrari e Mercedes, o la lotta tra Charles Leclerc e Sergio Perez nella graduatoria piloti o, ancora, l'ultima gara in F1 di Sebastian Vettel e Mick Schumacher.
Tematiche senza dubbio importanti e di stretta attualità ma che, inevitabilmente, sono passate in secondo piano dal momento che a tenere davvero banco all'interno del paddock del tracciato di Yas Marina sono le voci (uscite in settimana ma prontamente smentite) relative al possibile avvicendamento al timore della Scuderia Ferrari con l'addio, dal Gennaio 2023, di Mattia Binotto e l'arrivo di Frederic Vasseur, attuale team principal di Alfa Romeo Racing.
A Binotto, di fatto, vengono fatti pesare i numerosi errori commessi dalla Ferrari durante questo campionato, l'involuzione di cui è stata protagonista la F1-75 nella seconda metà di mondiale, le numerose sconfitte politiche incassate da Maranello su tematiche come budget cap o i numerosi problemi di affidabilità che si sono palesati. Ma, soprattutto, al numero uno della GeS viene fatta pesare l'incapacità di gestire, valorizzare ed avere un buon rapporto un talento come Charles Leclerc che, nel corso degli scorsi giorni, non ha nascosto i suoi malumori e che, si dice, sembra essere uno dei principali sponsor della defenestrazione di Binotto.
In virtù di queste voci, era inevitabile che nel giovedi di Abu Dhabi, la giornata dedicata ai media, Charles Leclerc diventasse (forse secondo solo a Binotto, atteso però a parlare tra venerdì e sabato) uno degli uomini più attesi e bersagliati di domande. Il pilota numero 16 del Cavallino, di fatto, non ha portato sottrarsi alle molte domande relative a queste voci, etichettandole come normali in F1, mostrandosi davvero diplomatica ma senza esternare però opinioni personali.
“Ci sono sempre molti rumors in Formula Uno, soprattutto relativi alla Ferrari. Quando si arrivia alla fine della stagione ci sono sempre delle voci, magari in virtù dei risultati ottenuti. Noi dobbiamo concentrarci sul lavoro e sulla pista".
Come detto, il monegasco non si è lasciato andare ad opinioni personali su quello che, sino a prova contraria, è il suo team principal ma ha comunque sottolineato quanto, rispetto al 2021, la Ferrari sia migliorata. Un miglioramento non ancora sufficiente per puntare al mondiale, dato come obiettivo 2023, ma comunque tale da rendere ingiustificabili le motivazioni di chi continua ad etichettare il 2022 della Scuderia come fallimentare.
"La gente dimentica il grande passo in avanti che abbiamo fatto quest'anno rispetto al 2021. Ora dobbiamo farne un altro per il prossimo anno".
Messe da parte le questioni politiche, Charles è stato interrogato su quelle che sono le sue aspettative per l'ultima gara stagionale, in cui dovrà difendere il secondo posto in classifica piloti da Sergio Perez. Il ferrarista si è detto fiducioso, e speranzoso, di poter chiudere una stagione tornando a lottare per la vittoria, per proiettarsi al meglio verso il 2023.
"Come prestazioni, veniamo da alti e bassi:, in Brasile abbiamo avuto un incidente, ma il passo era buono. Speriamo di chiudere la stagione tornando a lottare per la vittoria. Anche se pensiamo già al campionato 2023“.
Come detto in apertura, quello di Abu Dhabi rappresenta, tra le varie cose, l'ultima gara da pilota di F1 per Sebastian Vettel. Dunque, prima di congedarsi, a Charles Leclerc è stato chiesto un ricordo, un aneddoto su Vettel che, va ricordato, è stato anche suo compagno di squadra in Ferrari.
“Quando guidavo ancora in F2 facevo il lavoro al simulatore per Ferrari, un lavoro non facile da fare edavvero faticoso. Addirittura pensavo che Seb non sapesse del mio lavoro, ma un giorno invece ho ricevuto una lettera di ringraziamento proprio per quel duro lavoro. Questo ha significato molto per me in quel momento“.
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