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30/11/2022 19:40:00

Ferrari: il nuovo team principal potrebbe arrivare da Pirelli. L'indiscrezione dall'Inghilterra


News di Alessio Ciancola

Era nell'aria da qualche settimana, la voce relativa all'addio di Mattia Binotto dal ruolo di team principal della Scuderia Ferrari.
Una voce che, come era ampiamente preventivabile, è diventata realtà nella mattinata del 29 Novembre, quando è uscito il comunicato della Ferrari ad ufficializzare le dimissioni dell'ingegnere di Losanna.

Una notizia tutt'altro che banale per la Scuderia che, come era inevitabile che fosse, ha originato tutta una serie di interrogativi, relativi sia al futuro professionale dello stesso Binotto (che sembra sia già estremamente ricercato da svariati team di F1 sia da costruttori operanti nel mondo dell'automotive) sia sul nome del futuro team principal del Cavallino.

Ed è proprio quello del sostituto del tecnico nativo di Losanna l'interrogativo che, nelle prossime settimane, farà parlare maggiormente poiché, come recita la nota emanata da Maranello, "è iniziata la ricerca del nuovo team principal, che dovrebbe concludersi con l'inizio del prossimo anno". Una nota che fa intendere chiaramente quanto il prossimo numero uno della GeS non abbia ancora un volto, scatenando così tra media ed appassionati la ricerca del possibile candidato ideale e la conseguente enumerazione delle caratteristiche che egli dovrebbe possedere.

Un nome che andrà scelto, secondo le voci circolanti, tra un ristretto numero di candidati "adatti", visto che molti sono stati i rifiuti, anche illustri, sin qui raccolti dalla Rossa e che, indubbiamente, non avrà vita facile nella sua nuova vita lavorativa. Il nuovo boss del Cavallino, con tutta probabilità, sarà chiamato a vincere subito, al primo anno, in quanto il doppio secondo posto in classifica piloti e costruttori centrato da Binotto, per stessa ammissione del CEO Benedetto Vigna, non ha soddisfatto i vertici dell'azienda.

Tra i vari profili emersi nel corso degli scorsi giorni, il nome dato il pole position era quello di Frederic Vasseur, attuale team principal del team Alfa Romeo Racing. Un profilo che però, col il passare delle ore, sta perdendo quota poiché i suoi interessi e la sua vita professionale extra F1 non sarebbero ritenuti adatti al ruolo dai vertici della Rossa.

Ma, con il tramontare dell'idea Vasseur, stanno emergendo nuove e interessanti possibilità sull'identikit del nuovo numero uno del reparto corse della Scuderia. Una candidatura di assoluto rispetto, oltre percorribile, è quella riportata dal giornalista Dieter Rencken della testata inglese "Racing news 365".

Per prima cosa, nel pezzo, vengono esaminate quelle che sono le caratteristiche che il nuovo TP ferrarista dovrà avere, come esperienza, flessibilità e conoscenze linguistiche.

"Il candidato ideale deve essere un vero racer, abile nel parlare fluentemente l'italiano, pronto a residente in Italia, oltre che pronto a trasferirsi. Deve, inoltre, essere esperto nella gestione della politica del team. Dovrà anche essere preparato al pubblico giudizio, ogni due settimane, dei tifosi".

Immancabile, dato che il sostituto di Mattia Binotto vivrà costantemente sotto i riflettori e sotto il giudizio dei tifosi e non solo, è la capacità di gestire e sopportare la pressione.

"Il candidato, inoltre, deve saper gestire un team di 1200 persone, producendo una monoposto competitiva, motore compreso, lavorando sotto una grande pressione derivante sia dalle ingerenze dei vertici aziendali, sia delle aspettative di un'intera nazione, sia degli azionisti".

Una figura che, più che un team principal in senso stretto, dovrà somigliare a quella di un CEO di un'azienda.

"Insomma, ciò di cui la Ferrari ha bisogno non è tanto un team principal ma un dirigente a tutti gli effetti, una persona capace di guidare il team di F1 come un'unità autonoma e non semplicemente come una scuderia. Un CEO che detiene, nel team, lo stesso status del CEO della divisione automobilistica.

Un candidato che, di fatto, deve soddisfare una lunga lista di requisiti (o quantomeno una gran parte di essi) che, Rencken individua nella figura dell'ex numero uno di Pirelli Motorsport, Paul Hembery.

"Nessun potrebbe soddisfare tutti questi requisiti, ma uno ci si avvicina. Una persona collaudata, che conosce la F1, esperto di politica, che parla italiano, che ha vissuto in Italia per anni, che è noto a tutti i principali attori della F1, che li comprende e comprende la politica dello sport e che, soprattutto, è disponibile immediatamente.
Certo, per convincerlo, la Ferrari dovrebbe fornirgli libertà di ristrutturare la Scuderia secondo la sua visione e concedergli del tempo per vincere. Quindi, mi sento di dire: John Elkann, potrebbe chiamare Paul Hembery...
".

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Foto f1pressarea.pirelli.com

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