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05/12/2022 17:20:00

Andretti: «Presto in F1 col mio team. Americani in griglia? Superlicenza stupida bega burocratica»


News di Paolo Sorgi

È un Mario Andretti a 100 ottani quello intervistato da La Gazzetta dello Sport. L'istriano naturalizzato americano è determinato a tornare in Formula 1 con un team tutto suo, e dichiara di essere già al lavoro per allestire una squadra da iscrivere ex novo. Secondo l'ex campione di Fomula Indy il Circus potrebbe ospitare fino a 12 team, vista anche l'abbondanza di gare in calendario.

I giornalisti del quotidiano rosa gli domandano anzitutto se sta facendo qualcosa di concreto per entrare in Formula 1

"Certo che si: ci lavoriamo ogni giorno, ogni settimana chiariamo nuovi aspetti. Adesso pare che ci siamo, e siccome non è possibile rilevare una squadra già esistente puntiamo a entrare come undicesimo team".

L'ex sostituto di Pironi sulla sfortunatissima Ferrari 126 C2 ha le idee più che chiare anche sulla questione calendario: "L'anno prossimo avremo 23 gare, c'è bisogno anche di più macchine in pista. Possiamo arrivare anche a 24, di certo 22 non sono troppe. La nostra idea è entrare nel 2024. Stiamo già parlando con alcune persone chiave, che al momento però non possono rilasciare dichiarazioni in merito"

Con ogni probabilità Andretti è conscio del boom di popolarità che la categoria regina dell'automobilismo sportivo sta facendo registrare negli States, e preme per poter iscrivere un suo team in tempi rapidi. E nel cavalcare l'onda dell'hype formatosi attorno alla massima serie, Mario richiama l'attenzione sui piloti americani, a suo dire svantaggiati nell'ingresso in Formula 1 rispetto ai colleghi europei, o che corrono in campionati FIA.

Più americani in Formula 1

La lunga intervista prosegue mostrando un Mario Andretti pieno di entusiasmo, e pronto a fare l'ingresso in Formula 1 non solo come team manager. L'italoamericano sembra voler spingere per i piloti americani, a suo dire sfavoriti nell'ingresso in F1 rispetto agli omologhi che corrono in campionati FIA. 

"So dell'ingresso di Sargeant in Formula 1: lo conosco poco, ma gli auguro ogni bene". E sulla questione Super Licenza, con il caso Logan Sargeant a fare da esempio lampantele sue idee sono ancora più nette: "Se un team sceglie un pilota di talento da un altro campionato sa quello che sta facendo. La carriera del ragazzo non dovrebbe essere ostacolata da stupide beghe burocratiche. Un pilota fortissimo in Indy non avrebbe valore in F1 solo perché non gareggia in un campionato FIA, mentre un ragazzo che arriva dalla Formula 3 avrebbe credito".

Mario Andretti esplicita infine le sue opinioni sui piloti attualmente impegnati nei campionati americani, e che a suo dire sarebbero pronti per la Formula 1.

"Colton Herta è molto bravo. Ha fatto dei test a Portimao con la McLaren e vi posso dire che i suoi tempi hanno impressionato tutti. Non posso rendere pubblici i rilevamenti cronometrici, ma tenete presente che ha svolto delle simulazioni gara non su gomma soft. Per due giorni è stato perfetto, zero errori e tempi che gli sarebbero valsi la quarta posizione nella gara dell'anno precedente. È veramente forte, lo garantisco".  

Foto www.rmcmotori.com

Foto a3.espncdn.com