Ci siamo, tra un po' si inizia a fare sul serio. Da giovedì a sabato si svolgeranno i test pre-stagionali, mentre nel weekend tra il 3 e il 5 marzo sarà il momento del primo Gran Premio del calendario, di scena sul circuito di Sakhir, in Bahrain.
La Ferrari arriva alla vigilia del campionato come una delle squadre favorite alla conquista dei titoli iridati. Ma, come si suol dire, tra la teoria e la pratica passa tutta la differenza del mondo. Pertanto, il nuovo team principal Frederic Vasseur avrà il suo bel da farsi per guidare il team nella giusta direzione, quella che porta a un trionfo che manca da 15 anni. A fare il punto della situazione in casa Maranello ci ha pensato lo stesso francese, in una lunga intervista concessa ai microfoni di Autosprint. Ve ne riportiamo un estratto molto interessante.
"La SF-23 abbia le carte in regola per vincere quest’anno? Sarebbe iper-ottimistico sbilanciarsi in un tale pronostico oggi. Le sensazioni sono ottime, c’è entusiasmo e la convinzione da parte dei tecnici di aver svolto un buon lavoro", esordisce Vasseur ai microfoni di Autosprint. Poi aggiunge: "Tutti ci sentiamo mentalmente pronti per combattere per il titolo, ma oggi è soltanto la prima puntata di una lunga storia. Saranno molto importanti i test in Bahrain, soprattutto quest’anno che ci sono pochi giorni tra i test collettivi e l’inizio del campionato. A Sakhir dovremo essere molto efficienti, lavorare bene, fare chilometri e non commettere errori".
Nella scorsa stagione, mentre combatteva testa a testa con la Red Bull, la Ferrari è incappata in numerosi problemi di affidabilità. Problemi che, di fatto, l'hanno costretta ad alzare bandiera bianca in ottica iridata. Durante l'inverno, il Cavallino sembrerebbe portato delle novità affinché non ciò non si ripeta. Vasseur sottolinea: "Penso che l'affidabilità venga prima di tutto, sarà fondamentale anche per poter svolgere il piano di lavoro che ci siamo posti in vista dei test, dove inizieremo a verificare e comprendere il potenziale della nuova monoposto. Per quel che concerne il motore, al banco prova abbiamo svolto un buon lavoro secondo i piani, non ci sono stati intoppi e siamo ottimisti che tutto andrà per il verso giusto".
Cruciali, in tal senso, saranno i test in Bahrain e il primo appuntamento stagionale sullo stesso circuito di Sakhir: "Ci fornirà indicazioni importanti per comprendere come ci posizioniamo rispetto ai nostri rivali. E, a questo punto, entreremo maggiormente nel discorso della performance. Per quel che concerne le considerazioni fatte dall’esterno, non è possibile dal di fuori avere un’idea chiara ed esaustiva su come vanno le cose in un altro team e cosa non ha funzionato. Io sono appena arrivato a bordo, per me è stata una chiamata dell’ultimo minuto. Ho dedicato le ultime 4 settimane per conoscere le persone, come avvengono i processi e come si lavora in squadra. Attendiamo il primo fine settimana per avere un punto di verifica importante. Bisogna conoscere bene le cose prima di fare delle scelte e agire".
Vasseur ha un obiettivo preciso e non guarda soltanto al breve termine: "Vorrei che nel nostro DNA ci sia la costante ambizione di migliorarci e non accontentarci mai. È un approccio che ci deve riguardare a tutto tondo. Anche se vincessimo le prime 5 corse, non cambierebbe nulla. Se vinceremo o perderemo in Bahrain, non sarà la fine del mondo perché dobbiamo entrare nell’ordine di idee che il campionato è lungo e noi punteremo a crescere e dare sempre il massimo, perché questo deve essere la nostra impronta e solo così riusciremo a primeggiare".
Altro tallone d'Achille della Ferrari nel 2022 sono state le strategie. Sviariate volte il team è andato in confusione ed ha effettuato la scelta opposta a quella vincente. Vasseur, però, afferma: "Lavoreremo solo su alcuni particolari. Le decisioni prese, sono solo la punta dell’iceberg. La strategia dipende solo da una persona che schiaccia un bottone, ma ci sono alle spalle processi e sistemi".
Poi su Leclerc e Sainz non si sbottona: "Charles è Charles e non voglio fare paragoni con altri piloti e nemmeno nei confronti di Carlos, sarebbe un errore. In Ferrari dobbiamo solo lavorare per aiutarli a diventare più forti, a migliorarsi e fare un miglior lavoro nell’interesse della squadra. Devono fare gioco di squadra".
Sul budget cap, invece, si sbilancia eccome: "Quando qualcuno compie un’infrazione al regolamento finanziario c’è preoccupazione. L’anno scorso era il primo con le nuove regole, c’erano degli aspetti da rodare, ma il regolamento finanziario va sempre rispettato. Questo l’hanno compreso tutti. Penso sia stato fatto un buon lavoro, ci sono state molte investigazioni, spero che il processo di verifica sia più corto quest’anno, soprattutto se ci saranno delle decisioni da prendere".
La chiosa finale collegata al limite massimo di spesa: "Non si possono fare rivoluzioni tutti gli anni e non si può giocare con i regolamenti! Questa macchina è la derivazione della precedente, c’è una grossa convergenza con la F1-75, anche considerando il rispetto del budget cap i margini d’azione sono limitati. Quindi, evoluzione è il termine corretto".
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