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06/03/2023 06:15:00

Turrini: «Ferrari troppo brutta per essere vera, non ci resta che piangere»


News di Giuseppe Canetti

C'è immensa delusione in casa Ferrari dopo il Gran Premio del Bahrain, primo appuntamento della stagione 2023 di Formula 1 andato in scena nella giornata di ieri. E non potrebbe essere altrimenti, visto che Charles Leclerc è stato costretto al ritiro quando era in seconda posizione e che Carlos Sainz ha tagliato il traguardo soltanto al quarto posto. Quello che fa più male, oltre alla doppietta della Red Bull, è che il k.o del monegasco si è registrato per un problema di affidabilità, uno di quelli che fino a una settimana fa il Cavallino affermava di aver risolto.

Il nuovo team principal, Frederic Vasseur, ha definito uno shock quanto accaduto alla vettura del numero 16 a Sakhir, mentre il pilota si è reso protagonista di uno sfogo che lascia poco spazio all'interpretazione. Anche la maggior parte della stampa italiana ha espresso grande amarezza. È il caso, ad esempio, del giornalista Leo Turrini, che nella sua consueta analisi post-gara ha definito la Scuderia "da tapiro d'oro". Di seguito un estratto delle sue considerazioni.

L'analisi di Leo Turrini

"Sono molto attapirato. Eufemismo. Che non mi aspettassi magie, forse chi mi legge lo aveva intuito. Ma così no. Così è troppo. Ferrari troppo brutta per essere vera. Forse. Dico subito quale considero la cosa peggiore nel Disastro Rosso nel Deserto. Il crack di motore", ha esordito Turrini nel suo editoriale per il quotidiano.net.

Poi ha continuato: "Ma come?!? Vado a pranzo con Vasseur e il simpatico parroco di campagna francese mi assicura che l’inaffidabilità non sarà più un problema. E me lo dicono tutti, mica solo Fred. Dopo di che Carletto resta a piedi in gara uno. Come faccio a non essere attapirato?".

Un altro problema per la Ferrari è quelle del degrado gomme. Un problema che Turrini ha definito "meno sorprendente, purtroppo". "Qui una soluzione non è stata trovata. Si era visto nei test. E la rinuncia all’assalto alla pole questo era: una dichiarazione di impotenza. Per inciso. Se la macchina va così (cioè più piano della Aston Martin del leggendario Highlander delle Asturie), beh, almeno cerchiamo di divertirci al sabato, se si può", ha aggiunto a riguardo.

Come potrebbe la Rossa risollevare le proprie sorti? È una domanda difficilissima, a cui Turrini ha risposto dicendo: "Non lo so. Ci sono altre 22 tappe, okay. Ma non è che in tempi recenti la Ferrari abbia brillato per i suoi sviluppi in corsa d’opera (altro eufemismo). Vasseur parla di shock. Leclerc, poveretto, sembra un bambino cui hanno annunciato che Natale non arriverà mai. Sainz deve accettare di avere una macchina più lenta di quella di suo zio Alonso".

La chiosa finale: "Non ci resta che piangere. Oppure, attacchiamoci alla scaramanzia. Un anno fa a Sakhir, doppietta Rossa e doppio ritiro Red Bull. Stavolta, doppietta Bibitara e Ferrari aggrappata ad un mesto quarto posto. Magari ricapita. Non è vero. E non ci credo (che ricapiti)".

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