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14/03/2023 14:45:00

Alesi e il genio di Newey: «Con me c'era Ivan Capelli, rimasi a bocca aperta»


News di Giuseppe Cianci

Al termine della prima gara stagionale, svoltasi in Bahrain, l'ex pilota di Formula 1 Jean Alesi è fermamente convinto che il Circus abbia una sola e grande certezza: Adrian Newey. Di seguito le sue considerazioni riportate nell'ultimo numero di Autosprint.

Le parole di Alesi

"Io credo che l'unica cosa certa a questo punto è la grandezza assoluta di Adrian Newey. Ormai sono più di trent'anni che realizza vetture vincenti e nessuno mai prima come responsabile tecnico e progettista era mai stato così efficace, longevo e vincente. Anche la RB19 a tutti gli effetti è una monoposto destinata ad entrare nella storia, perché già da subito è ben più veloce ed efficace del modello precedente, comunque al top e indovinatissimo, oltre che originale".

Parlando invece della capacità che ha l'ingegnere inglese di studiare ogni singolo buco regolamentare per trarne vantaggio e della minuziosa attenzione che mette in ogni singolo particolare, Alesi afferma: "Preferisco avere una visione più in grande, e ti dico che a partire dalle sospensioni intelligenti, ben pochi hanno saputo lavorare creativamente come lui in questo settore. Pensate alle sue McLaren come aggredivano i cordoli, o la prima Red Bull, all'invenzione del soffiaggio degli scarichi. Pensa che aveva addirittura commissionato a Renault un nuovo disegno per gli scarichi in modo da armonizzarli con il progetto. È un genio, non lo definirei altrimenti. Attualmente è lui il principale responsabile dell'attuale scala di valori che c'è in F1".

Il passato di Newey e il suo debutto

Parlando degli esordi di Newey in Formula 1, l'ex ferrarista racconta che negli anni '80 ebbe la fortuna di assistere a Silverstone a dei test sul bagnato della Leyton House. "Era incredibile. Nelle colonne d'acqua tutti entravano subendo la cortina di pioggia, mentre la sua vettura s'infilava in modo armonioso senza nessuna turbolenza. Con me c'era anche Ivan Capelli, io rimasi a bocca aperta. Però il difetto del primo Newey era non considerare che c'era anche il pilota, finendo anche per torturarlo con abitacoli davvero angusti. Poi, col tempo, ha imparato la lezione. Adesso discute sempre con i piloti, accettando le critiche".

In conclusione di chiacchierata, Alesi ha poi risposto alle parole di Christian Horner, secondo cui Newey starebbe calando sempre di più come qualità e impegno nei suoi progetti: "Io non ci credo. Dicono questo solo per sviare l'attenzione dal fatto che Adrian sia sempre concentrato sul suo lavoro al 100%. Ti dirò di più, il sabato di gara ero invitato alla serata di gala del Re del Bahrain e con me c'era anche il figlio di Newey, al quale ho chiesto a che ora era previsto l'arrivo del padre. Lui mi guarda e mi risponde 'Non viene mica alla festa. A lui importa solo che la RB19 sia la migliore sia nelle prove, che in qualifica. Sarà in pista con i meccanici fino a tardi, l'obiettivo è il risultato della domenica e finchè non avrà vinto non si rilasserà'. Altro che disimpegno, lui è un protagonista di questo campionato. Adrian fa parte di un poker di grandi progettisti: Chapman, Forghieri, Murray e lui. Secondo me in questo momento è davvero il migliore di questa F1 Colossal".

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