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16/03/2023 09:20:00

Turrini: «Come ca**o è possibile che la Ferrari non abbia una risposta alle scempiaggini del presente?»


News di Giuseppe Canetti

Tramite le colonne del quotidiano.net, Leo Turrini si è soffermato sulle principali vicende di casa Ferrari con il suo solito sguardo critico. Partendo dalla penalità che Charles Leclerc dovrà scontare in Arabia Saudita, il giornalista ha commentato la reazione di Frederic Vasseur alla fuga di notizie riguardanti il team esortando il francese e il CEO Benedetto Vigna a farsi spiegare cosa vuol dire "Essere Ferrari". Di seguito un estratto delle sue considerazioni.

Le parole di Leo Turrini

"Naturalmente non è una bella notizia apprendere che Carletto (Leclerc, ndr) andrà in penalità sulla griglia di partenza già alla seconda tappa della stagione. Anzi, facciamo che è un contributo al peggioramento del mio stato depressivo", esordisce Turrini.

Dopodiché passa a Vasseur: "Non ha ancora capito, l’amico Fred, che se stai a Maranello non puoi meravigliarti della enorme pressione che circonda il team e della inevitabile immensa delusione che accompagna un debutto disastroso come quello di Sakhir".

"Essere Ferrari significa rendersi conto. Di dove sei e di cosa rappresenti. Se fai una cazzata al box Mercedes o Red Bull, forse se ne accorgono soltanto Rosato, Gabbosprint e Mauro con le sue faccette qui sul Clog e quattro amici in un bar di Bibitari nei dintorni di Vienna. Invece se fai una puttanata in Ferrari un istante dopo sei processato sul web, sui social, in tv, alla radio, sui giornali", spiega.

In seguito, Turrini sottolinea che Vasseur potrebbe sempre rivolgersi a Jean Todt ("Il Pinguino") per farsi illuminare circa il funzionamento delle dinamiche del Cavallino. E aggiunge: "È inutile lamentarsi per il turbinio di voci/illazioni/indiscrezioni. Non è che in Ferrari ci sia un esercito di talpe. È che la Ferrari è al centro dell’universo corsaiolo. E lo sarà sempre".

Poi fa un esempio lampante a dimostrazione di quanto scritto in precedenza: "Quanti tra voi sanno chi sia L’omologo di Laurent Mekies in Mercedes o in Red Bull o in Aston Martin?". 

Quindi arriva al dunque e dice la sua con grande franchezza: "Quello che voglio dire è, scoprendo l’acqua calda, che la F1 è tecnologia che si somma all’elemento umano. Montezemolo, che sentimentalmente condivide con me ogni giorno il dolore per questo sciatto presente, creò il Dream Team puntando su un top manager come Todt, su un super progettista come Byrne, su un geniale dt come Brawn e su un pilota della madonna come Schumi. Io c’ero, ho visto e vissuto tutto. Essere Ferrari significa farla finita con le stronzate della “cooperativa”, con le menate della struttura orizzontale, con una comunicazione che non sa gestire manco uno spiffero. Ma come cazzo e’ possibile che la Ferrari non abbia una risposta, giusta o sbagliata che sia, per le migliaia di scempiaggini che ne raccontano il presente?".

Il finale su Benedetto Vigna: "È l’amministratore delegato della azienda. Non lo conosco, immagino sia un genio, so che alla F1 ci tiene. Chieda consiglio a Piero Ferrari, su cosa vuol dire essere Ferrari. Il resto, non so quando, verrà. Forse".

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Foto copertina: www.twitter.commedia.ferrari.com e media.ferrari.com