Leggi l'articolo completo su formula1.it

20/03/2023 14:25:00

Terruzzi: «La fotografia della Ferrari è una immagine fuori fuoco. Sconforto sul volto di Leclerc»


News di Giuseppe Canetti

Dal Gran Premio dell'Arabia Saudita è emersa un'amara certezza: al momento, la Ferrari è la quarta forza del campionato di Formula 1. Qualcosa di difficilmente immaginabile fino a un mese fa, quando il team di Maranello si avvicinava alla nuova stagione con grande ottimismo, presentando la SF-23 come una monoposto «senza precedenti in termini di velocità». Parole del CEO, Benedetto Vigna.

Di fatto, il Cavallino non è riuscito a risolvere i problemi che hanno afflitto le proprie prestazioni nel recente passato: quello dell'affidabilità, l'usura delle gome e la scarsa propensione ad adottare strategie vincenti. Di questo ed altro ancora ha parlato Giorgio Terruzzi nella consueta analisi per Il Corriere della Sera. Vi proponiamo un estratto delle sue considerazioni.

L'analisi di Giorgio Terruzzi

"Quarta forza. Dietro Red Bull, come previsto; dietro Aston Martin, come già visto, dietro Mercedes in Arabia. La notizia riannoda qualche nervo perché stiamo parlando di una macchina — Mercedes appunto — trattata come un errore reiterato e clamoroso da grandi e piccini", esordisce Terruzzi nella sua analisi per il noto quotidiano.

Poi sottolinea che un ulteriore elemento di preoccupazione in casa Ferrari è che Carlos Sainz, ad oggi, precede Charles Leclerc di 14 punti in classifica: "Alla serenità dentro la squadra non giova e gioverà affatto, come da primi segni di insofferenza emersi in gara due".

Soffermandosi, invece, sul progetto del team italiano afferma: "La fotografia della Ferrari è una immagine fuori fuoco. Va bene, è servito un po’ di tempo, altro ne servirà. Ma erano più alte le aspettative alla vigilia di questa corsa così come erano altissime alla vigilia dell’esordio in Bahrein. E adesso, in una inflazione del verbo «lavorare» si parla della sosta tra la terza e la quarta prova (tre settimane in aprile) come dello spazio utile per cominciare a pronunciare parole diverse di fronte a prestazioni più confortanti. Intanto, non pare siano solo questioni di assetto e affidabilità". A tal riguardo, il giornalista focalizza la propria attenzione sulla strategia attuata dal muretto rosso: "Abbiamo avuto ancora una volta macchine rosse in crisi con gomme dure senza almeno un tentativo di sparigliare, magari montando le medie a Leclerc, partito con le morbide. Un atteggiamento strategico che segnala ancora qualche affanno, pur in assenza di controprova, escludendo la Mercedes, per dire, che strategie diversificate ha messo in pista".

La domanda resta quella di fine 2022: cosa impedisce alla Ferrari di esprimere in gara il suo alto potenziale? In attesa che arrivino risposte il quadro non è dei più entusiasmanti, per usuare un eufemismo. "L’handicap sembra cronico, quindi spaventoso, pensando al passato come al futuro, pause comprese. E ora, la percezione di un malanno inguaribile strapazza il volto di Leclerc, comparso nella notte araba. Sul quale abbiamo letto sconcerto e sconforto, vanamente mascherati da un velo di speranza. Come se lui, per primo, questa speranza fatichi a conservare", chiosa Terruzzi.

Leggi anche: Minardi sbotta: «Safety Car incomprensibile. È show, non Formula 1». Sulla Ferrari: «Molto deludente»

Leggi anche: Cara Ferrari, noi «abbiamo capito». E voi?

Leggi anche: «Non so come abbia fatto». Hamilton incredulo, le sue parole sulla Red Bull

Foto copertina www.twitter.com; Foto interna Facebook Terruzzi