Il sistema dei Penalty points è in vigore dalla stagione di Formula 1 2014, ed è un sistema che costringe i piloti a prestare molta attenzione alle loro azioni in pista per non incorrere in una squalifica.
Qualsiasi pilota che accumula 12 punti di penalità nel corso di un periodo di 12 mesi (non necessariamente in una stagione), guadagnerà infatti una squalifica automatica per la gara successiva. Ad oggi, nessun pilota ha raggiunto questo traguardo negativo. Andiamo a vedere com'è la situazione dopo la gara in Australia.
I primi Penalty points della stagione sono stati assegnati dai commissari della FIA a Carlos Sainz, a seguito del contatto nella seconda ripartenza - quella al giro 57 dopo la seconda bandiera rossa - che ha portato al testacoda di Fernando Alonso (la Ferrari ha fatto sapere di aver chiesto la revisione della vicenda). Sia Pierre Gasly che Esteban Ocon, invece, se la sono cavata nonostante l'incidente che li ha visti protagonisti nella stessa circostanza. Particolarmente fortunato il francese, a rischio squalifica già da un po' di tempo. Ecco il quadro completo della situazione in vista del Gran Premio di Azerbaijan.
Mercedes: Russell 4pt
Red Bull: Verstappen 2pt; Perez 2pt
McLaren: Norris 3pt
Alpine: Gasly 10pt; Ocon 3pt
Alfa Romeo: Zhou 3pt
Aston Martin: Stroll 8pt; Alonso 6pt
Haas: Magnussen 3pt
Williams: Albon 5pt
AlphaTauri: Tsunoda 4pt
Ferrari: Leclerc 1pt; Sainz 2pt
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Foto interna Twitter F1