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16/04/2023 13:50:00

Ferrari: fiducia nel potenziale della SF-23. Nessuna rivoluzione per tornare seconda forza


News di Alessio Ciancola

È indubbiamente una prima parte di stagione complessa e lontana dalle aspettative, quella che sta vivendo la Scuderia Ferrari. Malgrado l'ottima monoposto dello scorso anno, infatti, il team di Maranello ha messo in pista una vettura 2023 che, pur essendo l'evoluzione della F1-75, si è rivelata lenta e problematica.

La SF-23, nella prima fase di campionato, ha raccolto solo pochi punti, mostrandosi lenta nei primi due GP in Bahrain e a Jeddah: gare dove ha mostrato problemi di carico e di gestione gomme. In Australia invece, dove la monoposto era ad un livello paragonabile a quello dei rivali e la gestione gomme migliorata, sono stati raccolti zero punti a causa dei vari episodi, non sempre favorevoli, che si sono verificati. Una situazione tale da far scendere il team italiano nel ruolo di quarta forza, dietro alla Red Bull ma anche ad Aston Martin e Mercedes.

Una situazione che, inevitabilmente, ha causato delusione all'interno del reparto corse, non abbattendo però la volontà e la determinazione della squadra di riuscire, lavorando sodo nella comprensione e nello sviluppo della monoposto, a risalire quanto prima la china. I tecnici del Cavallino, ben convinti del potenziale della SF-23, hanno infatti deciso di lavorare approfonditamente sulla vettura attuale prima di, eventualmente, abbandonarla in favore di una "versione B".

Un lavoro che, già in Australia ha portato i primi risultati (visto che la vettura si è rivelata meno sensibile alle variazioni di altezza), ma che sembra aver migliorato ulteriormente la situazione in ottica del GP dell'Azerbaijan. Infatti, secondo quanto riportato dalla testata 'Motorsport.com', Charles Leclerc sarebbe rimasto molto soddisfatto dei feedback avuti dal lavoro al simulatore svolto, in settimana, a Maranello per deliberare gli sviluppi per Baku.

"Charles Leclerc ha completato due giorni di lavoro al simulatore di Maranello. [...] si è messo a disposizione della Scuderia per lo sviluppo della SF-23".

Un lavoro che, come sempre accade in F1, richiede del tempo per portare i risultati attesi.
Proprio per questo, pur guardando con fiducia alla trasferta azera, a Maranello non si pongono obiettivi troppo ambiziosi (data la peculiarità del tracciato), ma contano di sbloccare appieno il potenziale della Rossa e tornare ad essere seconda forza in campo nel medio termine, entro il GP di Spagna.

"La squadra è super motivata, decisa a risalire la china. [...] Vasseur tiene ben salda la barra, nella convinzione che la SF-23 non abbia ancora mostrato il vero potenziale. Anzi fa capire che anche nel prossimo GP a Baku [...] non è detto che si vedrà quello che secondo lui potrebbe diventare il vero ordine competitivo".

Ruolo di seconda forza che, auspicabilmente, gli uomini di Vasseur contano di raggiungere sia sbloccando il potenziale della SF-23 e sia implementando gli aggiornamenti deliberati ad inizio anno che, dai dati, sembrerebbero garantire un plus prestazionale.

"Il GP dell’Azerbijan che quello di Miami si disputeranno con gli sviluppi programmati a inizio stagione, mentre è verosimile che da Imola si comincino a vedere le correzioni".

Sviluppi che, entro il GP di Spagna, saranno in vettura ma che, nei fatti, non costituiranno una "versione B", uno stravolgimento della monoposto attuale ma che, dati delle simulazioni alla mano, permettono agli uomini della Scuderia di guardare con fiducia al prosieguo del campionato.

"La convinzione è che la rossa non sia da buttare, ma abbia bisogno di interventi importanti. Vasseur non vuole sentire parlare di “Spec-B”. Basterà guardare la Ferrari nella sua veste definitiva al GP di Spagna per darsi una risposta, ma la cosa importante è che il clima positivo di Maranello sia generato davvero dai dati positivi di galleria e simulatore. Perché credere alle illusioni una seconda volta avrebbe un effetto devastante sull’intera Scuderia".

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Foto media.ferrari.com