É un Lewis Hamilton amareggiato quello che si presenta alle interviste. Il britannico, infatti, ha concluso la qualifica del GP di Miami al tredicesimo posto, ed è stato eliminato dal Q3 con un colpo di scena. Al contrario, il suo compagno George Russell ha passato il taglio, e domani partirà sesto, anche grazie alla bandiera rossa esposta nel finale a causa dell'incidente di Leclerc. Nelle interviste il pilota parla di ciò che è andato storto, e del motivo per cui ha faticato così tanto.
"É stata una sessione difficile. Non siamo così veloci e avevamo bisogno di giri perfetti. É stato faticoso trovare un ritmo per noi. All'inizio ho avuto un problema con una macchina davanti che andava piano, poi ho avuto degli sprazzi in cui pensavo che la vettura poteva essere buona alla fine della Q1", ha detto il sette volte campione a Sky Sport UK.
La domanda successiva che gli viene posta riguarda un problema di timing, da lui già affrontato in un team radio. Hamilton ha quindi spiegato cosa è successo: "Io ero l'ultimo della top 10. Stavo cercando di portare in temperatura le gomme, ma dato che ero una delle ultime macchine e tutti stavano rallentando nell'ultima curva per lo stesso motivo, non sono riuscito a scaldare gli pneumatici. In generale, quando sai di essere veloce sei rilassato e puoi prendere il tuo tempo, sai che entrerai in Q3. Noi avevamo il 50% di chance di entrare in Q3 e dovevamo azzeccare il tempo, ma abbiamo sbagliato. Domani vedrò dove posso arrivare, perchè qui non è facile partire tredicesimo."
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