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09/05/2023 11:05:00

Gilles Villeneuve: il rituale, Francia '79 e quell'urlo di Forghieri. Gli aneddoti di René Arnoux


News di Giuseppe Canetti

Sono passati 41 anni da quel tragico 8 maggio 1982, giorno in cui morì uno dei piloti più spettacolari e amati nella storia della Formula 1, tanto da essere considerato una leggenda sebbene non abbia mai vinto un titolo. Stiamo parlando ovviamente di Gilles Villeneuve, scomparso a seguito di un incidente nella sessione di qualifiche del Gran Premio di Zolder.

Intervenuto al podcast "Beyond the Grid", René Aronoux si è a lungo soffermato a parlare del canadese, raccontando aneddoti e spendendo per lui parole al miele. Vi riportiamo un estratto delle sue dichiarazioni.

Arnoux: "Gilles Villeneuve era il mio migliore amico"

"All'epoca, era il mio migliore amico", afferma Arnoux al podcast Beyond The Grid. "Quando sono arrivato in F1, abbiamo parlato. Gilles mi disse: «René, vieni a mangiare italiano con me alla Ferrari», e il giorno dopo venne a mangiare francese con me alla Renault. E lo stesso accadeva in ogni Gran Premio", racconta il francese rivelando l'esistenza di un sorta di rituale. Poi continua con un altro aneddoto: "Era una persona molto forte, molto interessante, molto semplice. Per me, Gilles non era un pilota di Formula 1, era un acrobata. Una volta mi disse: «René, se hai il volante e i freni, è sempre possibile fare qualcosa»". 

Villeneuve e Arnoux fuorono protagonisti di una bella battaglia per il secondo posto nel Gran Premio di Francia 1979. Fu spettacolare a tal punto che i riflettori erano tutti puntati su di loro nonostante Jean-Pierre Jabouille si stesse avviando verso la conquista della prima vittoria della Renault in Formula 1. "Partii male, perché all'epoca era possibile avere problemi con la frizione", ricorda Arnoux, che partito dalla Pole si ritrovò nono al termine della prima tornata. "A una decina di giri dalla fine, ero molto veloce, ero dietro Gilles, e ci siamo dichiarati guerra l'un l'altro a cinque giri dal traguardo. Era rischiosa, ma penso che con Gilles ci fossero meno pericoli, perché lui ci conoscevamo molto bene. Io ho cercato di arrivare secondo, lui ha cercato di arrivare secondo... e alla fine sono arrivato terzo!". E ancora un aneddoto, sempre in riferimento al Gran Premio transalpino: "Alla fine della gara, Mauro Forghieri (direttore tecnico della Scuderia, ndr) ha alzato le braccia al cielo e ha urlato: «Questi due ragazzi sono completamente pazzi, non stavano lottando per la vittoria, stavano lottando per il secondo posto!'»".

Villeneuve, nel tempo, ha definito quella battaglia "il suo miglior ricordo di un Gran Premio". Arnoux concorda: "Per me, è stata la mia migliore gara, perché era il mio migliore amico". "Quella battaglia era possibile solo tra Gilles e me. Sapevamo che non avremmo fatto nulla di male. Ho sempre detto che se si fosse trattato di un altro pilota, sarei arrivato secondo, non terzo!", conclude l'ex ferrarista.

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