Leggi l'articolo completo su formula1.it

02/07/2023 12:40:00

Terruzzi: «Leclerc alla continua ricerca di un sorriso rassicurante, avverte che una sua certezza...»


News di Giuseppe Canetti

"Il mondo al contrario. Capovolto in un anno esatto", scrive Giorgio Terruzzi su Il Corriere della Sera riferendosi al difficile momento che sta attraversando Charles Leclerc. Dopo un ottimo secondo posto ottenuto nelle qualifiche del Gran Premio d'Austria, il monegasco ha vissuto un sabato da incubo, in cui ha racimolato un sesto posto nella shootout, risultato poi rivisto da una penalità di tre posizioni, e condotto una Sprint Race estremamente incolore.

Il commento di Giorgio Terruzzi

"Charles Leclerc vinse in Austria nel 2022. Resta quello il suo ultimo successo con la Ferrari. Non solo: un bagliore residuo, prima di veder fuggire Verstappen verso il titolo. Da allora, soprattutto giorni complicati: fine dell’armonia con Mattia Binotto, il bisogno dichiarato di avere attorno una squadra orientata sul pilota di maggior talento, se stesso; di guidare una macchina vincente", sottolinea Terruzzi.

E invece, quel bisogno ha incassato colpi su colpi. Così come li ha incassati il morale, l'ultimo nella giornata di ieri: "Azzardi, speranze, fiducia. Mortificati in sequenza. Il bilancio, alla vigilia di gara  9, è deludente, (7°posto, a meno 20 da Sainz), la relazione con la SF-23 è complicata e tormentata; il muretto non riesce a proteggerlo, ad accontentarlo, proprio come accadeva la scorsa stagione. Che Charles mastichi frustrazioni moleste pare ovvio, basta osservarlo alla continua ricerca di un sorriso rassicurante. Per se stesso, per chi guarda".

"La sua capacità di recupero è nota, enorme", continua Terruzzi. Poi si sofferma sulla corsa di oggi e sul mismatch con Max Verstappen: "Possiamo scommettere che riesca a cacciare in pista l’oro che lo anima e lo agita, in una gara comunque perdente, salvo inciampi del solito Max. Lontano sempre e comunque, al punto da trasformare ogni sforzo, magari oscurato dal cronometro, in un premio minimo e sconfortante. Ma sì, perché Leclerc può fare ben altro, vuole tutto. Coltiva una convinzione formidabile mentre avverte che proprio questa certezza rischia di essere scambiata per presunzione". Il giornalista, infine, conclude scrivendo: "È accaduto tutto troppo in fretta: un talento precoce, esaltante ed esaltato; un avversario-specchio premiato dalla tecnica, dalla sorte; una popolarità enorme che in un anno si è trasformata in una enorme pressione. In arrivo da se stesso più che dalla platea. Abbastanza per comprenderlo ed accoglierlo, sperando comprenda e accolga l’impotenza che, in F1, tormenta, da sempre, molti grandi campioni".

Leggi anche: Villeneuve duro con Perez: «Checo non è a livello di Max»

Leggi anche: Leclerc: «Fatico sul bagnato, zero scuse. Gara? Speriamo sia asciutto, proveremo ad attaccare»

Foto copertina media.ferrari.com; Foto copertina Facebook Terruzzi