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02/07/2023 19:30:00

GP Austria - Analisi strategie: Verstappen fa quello che vuole. Presto per sorridere in Ferrari


News di Marco Sassara

Il GP d'Austria 2023 si è svolto tutto secondo previsioni. Nessun grande colpo di scena. Ci aveva provato il meteo a mettere un po' di preoccupazione nel pre-gara, con delle gocce di pioggia cadute attorno alle 14:00, ma poi le nuvole hanno preferito scaricare acqua altrove lasciando che la pista fosse asciutta in tutti e 71 i giri previsti per l'appuntamento odierno.

La Pirelli aveva previsto due soste con un utilizzo massiccio di Medium e Hard, mentre il sottoscritto (leggi qui) credeva che ce ne sarebbero potute anche essere tre se il degrado si fosse rivelato marcato e avesse fatto molto caldo. Soprattutto a causa dell'asfalto rimasto abbastanza green per via della pioggia caduta ieri.

La temperatura di circa 32°C d'asfalto ha aiutato i piloti nella gestione consentendo a 14 dei 19 protagonisti che hanno portato a termine la gara di giungere alla bandiera a scacchi con solo due soste. A questi si sarebbero potuti aggiungere anche Verstappen, Tsunoda e Magnussen. Max ha deciso di virare sulle tre soste per prendersi il giro veloce della gara su mescole Soft nel finale (1'07''012), Tsunoda è dovuto rientrare subito ai box per un contatto avvenuto al primo giro, mentre Magnussen ha deciso di sfruttare la Virtual dettata da Tsunoda e la successiva chiamata in causa da li a poco per il ritiro del compagno di squadra Hulkenberg così da smarcare le mescole Hard e Medie provando ad andare fino in fondo mediante il solo utilizzo delle Hard C3.

Tutte le strategie di gara (foto: Twitter, Pirelli)

Al netto di queste considerazioni, soltanto due piloti sono andati effettivamente sulla tripla sosta: Stroll, M-H-H-M, giunto decimo al traguardo e Piastri che mediante la stessa strategia è arrivato 17°, molto distante dal compagno Lando Norris, arrivato 5° subito dietro a Red Bull e Ferrari.

Max fa quello che vuole 

Ovviamente nulla da dire in merito alla gara di Verstappen. L'olandese è totalmente padrone della vettura. Perde momentaneamente la leadership del GP tra il 25° e il 35° giro, solo perché contrariamente alle vetture di Maranello, non approfitta della Virtual Safety Car per effettuare la prima sosta. Il ritmo però è molto superiore agli avversari e infatti, nonostante questo intoppo, riuscirà a vincere facendo una sosta in più rispetto a Leclerc con un gap di 5'' sull'avversario.

Max ha dato una grande prova di forza oggi, decidere di fare la sosta all'ultimo giro può solo che confermare la sua superiorità. Ha fatto anche bene a farlo. Se ti puoi prendere un punto perché regalarlo ad un avversario? Bisogna sempre cercare di ottenere più punti possibili. Se i piloti, ma possiamo anche generalizzare includendo tutti gli sportivi, non ragionassero in questo modo a che tipo di competizione assisteremmo?

Dati utili a comprendere il comportamento degli pneumatici (foto: Twitter, Ferrari)

Ferrari, è presto per sorridere

Una bella prestazione. Leclerc ha dimostrato di avere un ritmo a tratti anche a livello della Red Bull, rispondendo a Perez non lasciandolo avvicinare nel finale. Ovviamente Max è distante e inoltre non vanno dimenticati i problemi patiti ieri da Charles. Il fatto che Sainz abbia mantenuto un buon livello di competitività in tutte le condizioni, proprio come la Red Bull, può far pensare che la Ferrari abbia sbagliato qualcosa nella messa a punto della monoposto del monegasco per affrontare al meglio le condizioni più fresche del sabato. Un'ipotesi, secondo me, da tenere in considerazione. Ciò che ancora non mi piace, e l'ho detto già in diverse occasioni, è che la Ferrari non ha quasi mai un weekend lineare con entrambi i piloti.

La gara è l'evento che conta di più in tutto il weekend e oggi il Cavallino si porta a casa tanti punti grazie alla seconda (800° storico podio per la Ferrari) e alla quarta posizione. Oltre però al fatto di essere preoccupato per i problemi avuti ieri da Leclerc c'è un altro fattore che mi crea un po' d'apprensione in vista dei prossimi appuntamenti. Aver dimostrato un buon ritmo in Canada ed essere stati più veloci dei motorizzati Mercedes a Spielberg non è ancora abbastanza. La power unit delle Frecce d'Argento (nere quest'anno) ha avuto sempre dei deficit ogni volta che si è gareggiato in alta quota. Quest'anno se ne è parlato poco, forse anche perché Hamilton e Russell non sono molto coinvolti nella battaglia davanti, ma prima di affermare che la Ferrari possa aspirare a diventare la seconda forza del mondiale, aspetterei. Non tantissimo, aspetterei quantomeno Silverstone (prossimo weekend). Una pista vera, in cui bisogna godere di un buon pacchetto complessivo e dove la Mercedes è sempre stata tra i protagonisti dell'evento negli anni passati. 

Questo non significa che i progressi non ci siano stati, anzi. La Ferrari li ha fatti e sono anche evidenti. Tuttavia, anche la McLaren non è stata ferma e continuerà a portare degli importanti sviluppi in Gran Bretagna e in Ungheria prima della pausa estiva. Mercedes e Aston Martin torneranno di nuovo a lottare davanti sul suolo britannico. I presupposti per assistere ad una grande sfida tra i team citati ci sono tutti. Per la Ferrari sarà un grande test, po si andrà a Budapest, un tracciato che potrebbe di nuovo esserle amico.

Sainz avrebbe potuto ottenere di più?

Carlos è apparso un po' amareggiato al termine della gara. Certo il problema avuto durante il doppio pit stop gli ha fatto perdere terreno, come però anche l'aver rimediato una penalità di 5'' per aver violato più volte i limiti della pista. Il pilota spagnolo recrimina sopratutto per non aver avuto la possibilità di superare Leclerc quando poteva e andare all'attacco di Verstappen, credeva di avere il passo per poter stare con lui. Tuttavia, finché si è trovato alle spalle di Leclerc ha avuto un buon ritmo, ma poi, una volta allontanatosi dal compagno di box non è riuscito a mantenere i livelli visti ad inizio gara.

Lo spagnolo si è reso autore di una gande prestazione, resistendo agli attacchi di Perez per diversi giri e aiutando così Charles nella conquista del secondo posto. Ha saputo giocare per la squadra e forse sernza l'errore del team, e il suo, avremmo potuto vedere due Ferrari sul podio. La storia però non si fa con i se e con i ma. Ieri ha avuto una gara impeccabile, oggi gli è mancato qualcosa. Complessivamente, se guardiamo il quadro complessivo dell'intero weekend, una performance migliore di Leclerc. Può ritenersi soddisfatto del lavoro svolto, ma ovviamente avrebbe preferito battere Charles. Un po' di sana competitività non guasterebbe all'interno del box Rosso. Purché sia sana.

Il recap di Mario Isola

Chiudiamo la nostra disamina con il commento rilasciato a fine gara da Mario Isola, il direttore motorsport della Pirelli: "Nonostante il Gran Premio abbia visto un pilota dominare la scena dall’inizio alla fine, ha anche vissuto momenti emozionanti nella lotta fra gli altri diciannove piloti. Dal nostro punto di vista, il bilancio è positivo. Le simulazioni della vigilia hanno avuto riscontro in pista, in tutte le condizioni avute durante il weekend. Sapevamo che la Soft non sarebbe stata idonea per la gara, ma la Medium e la Hard hanno permesso ai protagonisti al volante di spingere ed attaccare quando era necessario".

"I livelli di degrado si sono dimostrati sufficientemente differenziati fra loro e non c'è stato un surriscaldamento eccessivo. Anche in termini di strategie, le previsioni sono state rispettate. La VSC intervenuta al giro 15 non ha influito in termini di numero di soste ma ha soltanto aperto un’opzione alternativa in termini di finestra per effettuare il primo pit-stop. I primi quattro classificati hanno scelto di percorrere due stint con le Medium e uno con le Hard. Non considero il pit-stop finale di Verstappen perché irrilevante in quest’analisi. Chi invece sin dal venerdì aveva preferito tenersi due set di C3, ha scelto oggi di usarli entrambi combinandoli ad un set di Medium”, ha concluso il manager italiano.

Foto: Ferrari

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