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23/07/2023 19:45:00

GP Ungheria - Analisi strategie: la Ferrari ha già tanti problemi, se si sbaglia anche ai box...


Gran Premio di Marco Sassara

Lo avevamo preannunciato questa mattina (leggi qui). Se venerdì avevamo nutrito qualche speranza che la Ferrari potesse dire la sua nella lotta per il podio, man mano, nel proseguo del weekend, ci siamo convinti che invece si sarebbe trattato di un fine settimana tutt'altro che facile per il Cavallino. Purtroppo la squadra di Maranello non ha un solo problema, ne ha molti e metttere insieme tutto diventa qualcosa di incredibilmente complesso.

La Ferrari ha tanti problemi

Oltre alle caratteristiche del tracciato infatti, bisogna tener conto delle temperature. La SF-23 odia il caldo. Le belle performance del venerdì sono state condizionate da un clima fresco. Avendo piovuto nelle PL1, nelle PL2 si era provato il passo gara (leggi qui) con circa 32°C d'asfalto. I tempi non erano impressionanti, ma almeno sembrava che si potesse competere con la Mercedes e la McLaren. Da sabato però, il manto stradale ha raggiunto quasi 50°C e le cose sono molto cambiate (può sembrare una baggianata, ma per quanto riguarda la gestione delle gomme un delta di 5°C d'asfalto fa una grandissima differenza, figuriamoci 15°C).

La McLaren inoltre, ha mostrato dei progressi importanti grazie all'introduzione della vettura-B. La Red Bull continua a progredire ulteriormente con gli aggiornamenti nonostante l'impressionante dominio e la Mercedes anche se migliorata molto si vede comunque dietro ad un altro team. Ora le Frecce Nere sono saldamente in seconda posizione nel campionato costruttori, però guai ad abbassare la guardia. La McLaren sta dimostrando di poter essere forte su ogni tipologia di circuito, quindi attenzione. Potrebbero essere autori di grandi gare da qui a fine stagione.

Riepilogo strategie

Prima di andare ad analizzare quanto avvenuto durante il GP d'Ungheria, facciamo un recap generale, grazie alle immagini Pirelli, delle strategie utilizzate dai piloti per portare a termine il 12° appuntamento stagionale a Budapest. Ci si attendeva una gara su due soste e così è stato (si era parlato anche di tre, leggi qui, ma il degrado è stato più contenuto rispetto a quanto si ipotizzava ieri). 

Il riepilogo delle strategie utilizzate in gara (foto: Twitter, Pirelli)

Verstappen ha vinto adottando una tattica M-H-M. Come lu anche Norris (giunto secondo), Hamilton, Piastri e Ricciardo. Ad utilizzare un doppio set di Medie anche Perez (P3) e Russell, andati però su Hard-Medium-Medium. Se 7 piloti hanno deciso di utilizzare due treni di C4, altrettanti hanno optato per due set di C3: Leclerc, Alonso, Bottas, Albon, Hulkenberg, Zhou e Magnussen hanno terminato il GP mediante strategia Medium-Hard-Hard.

Soltanto tre i piloti fuori dagli schemi. Sainz e Stroll hanno deciso di virare su Soft-Hard-Hard, mentre Tsunoda, l'altro partene su mescola C5, ha preferito fare Soft-Hard-Medium utilizzando tutti e tre i compound. Ogni pilota riuscito a terminare la gara, come potete vedere, lo ha fatto mediante due soste.

Scelta corretta con Sainz

Detto che la Ferrari non aveva passo, mettere Sainz sulla strategia Soft- Hard-Hard, ha contribuito a fargli raggiungere il massimo risultato possibile. Determinante l'utilizzo della mescola Rossa in partenza. Carlos ha avuto un buono scatto e complice anche l'incidente causato da Zhou al via, lo spagnolo riuscirà a risalire dall'11° alla 6° posizione alle spalle di Leclerc. La prima sosta va molto bene e grazie all'errore ai box durante il pit di Leclerc riesce a superare anche il compagno di squadra. La Ferrari farà in modo di rimediare allo sbaglio commesso con il monegasco rimettendolo davanti a Sainz in occasione della seconda sosta.

L'errore ai box rovina la gara a Leclerc

Se con Carlos si è dunque ottenuto il massimo possibile ggi, di certo c'è un po' di rammarico con Leclerc. Dire che Charles avrebbe potuto lottare con Hamilton è alquanto ottimistico, però sta di fatto che l'errore commeso ai box gli ha fatto perdere quei secondi di troppo che lo hanno eescluso dalla battaglia per delle posizioni importanti. Si sapeva che sarebbe stata una gara complicata, ma non per questo ci si può permettere errori simili. Anzi. Non bastano i problemi, bisogna metterci sopra anche il carico da 90. Non da meno l'aver superato il limite di velocità in pit lane, che è costato a Charles un'ulteriore posizione su Russell.

La Red Bull è la dimostrazione di come deve essere un team di F1

Oggi bisogna fare i comlimenti anche alla Red Bull, che probabilmente ha messo a segno il nuovo record per il pit stop più veloce sostituendo gli pneumatici a Perez in 1''9 (vecchio record in 1''98). Si attendono i dati ufficiali. La squadra austriaca è la dimostrazione esatta di come dovrebbe essere un team di Formula1. Nonostante stia dominando continua a portare aggiornamenti e si dimostra insaziabile e impeccabile in ogni aspetto, come ad esempio i pit stop. C'è solo un modo per arrivarli e poter pensare di competere contro di loro: non accontentarsi mai e non guardare in faccia a nessuno

Se dovessi indicare un team capace di una simile impresa, in questo momento direi la McLaren. Il team di Woking sembra essersi messo nel mood giusto. La strada è lunga, ma con metodo e dedizione si possono raggiungere tutti gli obiettivi. La Ferrari? La mentalità di volere tutto e subito non ha mai funzionato... Se si pensa poi a dove ha portato. 

Dati pneumatici

Guardando alla gara, analizzando i dati riguardanti gli pnaumatici notiamo alcune cose interessanti. Il degrado si è rivelato abbastanza contenuto e ha permesso a Ricciardo di effettuare, pensate, ben 40 giri con le mescole Medie C4. Un numero impressionante se messo accanto ai 38 giri realizzati da Albon con gomma Hard. Vero che Daniel ha terminato fuori dalla top-10, ma bisogna anche ricordare che è stato una delle 'vittime' del grande contatto generato ad inizio gara dal pilota dell'Alfa Romeo, Zhou Guanyu. Il 13° posto non è dunque poi così male considerando che è riuscito a battere il compagno Tsunoda nel suo weekend di ritorno in F1. Un risultato che gli darà sicuramente una bella spinta in vista dei prossimi appuntamenti.

Dati utili alla comprensione delle gomme (foto: Twitter, Pirelli)

Mario Isola: "L'ATA andrà analizzato con attenzione"

Concludiamo come al solito con il commento rilasciato da Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, al termine della gara: "Un weekend molto interessante. Abbiamo sperimentato un nuovo format di allocazione delle gomme, mettendo anche alla prova la scelta di portare un tris di mescole di uno step più morbide rispetto al passato. Per quanto riguarda l’ATA, innanzitutto va detto che il formato sarà nuovamente messo alla prova su un circuito dalle caratteristiche completamente differenti come quello di Monza il prossimo settembre. I dati andranno analizzati con grande attenzione".

"Per il resto, direi che i punti salienti emersi sono due: la qualifica è stata forse più incerta perché ha posto nuove sfide ai piloti e la disponibilità per la gara di due set per ciascuna mescola ha offerto in gara una maggiore flessibilità in termini di strategia. Il fatto di aver assistito ad un GP dove tutti hanno effettuato due soste in condizioni di temperature molto elevate (al via c’erano 53°C sull’asfalto) senza che ci siano stati problemi di degrado elevato è una conferma che il tris di mescole portato qui era quello giusto. Anche la Soft è stata utilizzata al via da quattro piloti, un segno che non era poi così impossibile pensare di sfruttarla in gara", ha proseguito il manager orgoglioso.

Parlando dell'ultimo appuntamento prima della pausa estiva ha infine aggiunto: "Adesso ci attende l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva su una delle piste più affascinanti del calendario: Spa-Francorchamps. Le caratteristiche saranno totalmente diverse da quelle dell’Hungaroring, sia in termini di layout che di condizioni meteorologiche. In Belgio ci sarà il terzo appuntamento stagionale con il formato Sprint, un motivo in più per rendere lo spettacolo ancor più entusiasmante”.

Foto: Twitter, Ferrari

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