Sono attese alte temperature e un importante degrado per la gara odierna. Anche se il layout del circuito si può considerare abbastanza adatto alle caratteristiche della Ferrari, lo scenario che si sta andando a delineare potrebbe non esserlo affatto. Ne abbiamo quasi avuto la conferma ieri, quando, con 47°C di asfalto, mentre Verstappen riusciva a replicare con gomme Medie ai tempi fatti al venerdì sulle Soft (tra l'1'23''0 e l'1'23''5), Leclerc faceva molta fatica (non è mai riuscito a scendere sotto l'124'').
Molto probabilmente assisteremo comunque ad una gara divertente, Lewis Hamilton e Max Verstappen partiranno assieme appaiati dalla prima fila. Qualcosa che non accadeva dal 2021. Alle loro spalle le McLaren cercheranno di sfruttare ogni opportunità grazie al loro promettente passo gara e la Ferrari cercherà di non replicare la brutta performance del GP di Gran Bretagna. Sainz è costretto a rimontare dall'11° posizione, Russell parte in P18 e Perez in P9 alle spalle di Alonso. Insomma... Ci sarà da divertirsi.
Prima di proseguire con quelle che secondo noi saranno le possibili strategie che si potranno osservare nel corso della gara odierna andiamo a dare uno sguardo alle considerazioni rilasciate da Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, al termine della giornata di ieri: "I long run effettuati nelle FP3 hanno evidenziato che, con temperature di asfalto attorno ai 50 °C, previste anche per la gara, la C5 non sembra essere la gomma più ideale. Con ciò, l'ago della bilancia penderà verso le mescole più dure, C3 e C4".

Le strategie consigliate dalla Pirelli per affrontare il GP d'Ungheria (foto: Twitter, Pirelli)
"Pertanto, dal punto di vista delle strategie, quella a due soste dovrebbe essere la più probabile: partenza con la C4 per effettuare poi un doppio stint sulla C3. La sosta singola (Hard/Medium) è possibile ma molto al limite, sia in termini di degrado della prestazione che di durata del battistrada. Sicuramente, vista anche la composizione della griglia di partenza, sarà una gara spettacolare”, ha affermato a concludere.
Anche se il direttore motorsport della Pirelli non ha fatto cenno a delle tattiche a tre soste, all'interno del Paddock se ne è iniziato a parlare già da ieri. Le alte temperature unite alle caratteristiche dell'esigente tracciato ungherese, hanno molto accentuato il degrado sin dalle FP3, portando il team principal della Red Bull a dichiarare al termine delle qualifiche: "Sicuramente non vedremo strategie ad una sosta. Il dubbio resta tra i due e i tre pit stop".

Scenario possibile se si dovesse correre con temperature prossime ai 50°C. Con 70 tornate da effettuare quello a due soste sarà il piano che verrà più adottato nel corso del GP. Anche se non si dovesse utilizzare la Soft C5, sarà comunque molto difficile per i piloti allungare la vita della mescola Media C4 oltre i 20 giri. M-M-H sarà dunque probabilmente la soluzione che andrà per la maggiore con tutte le sue possibili permutazioni (anche M-H-H visto l'alto numero di set a banda bianca rimasti a disposizione dei piloti)
Per la Ferrari si prospetta una gara molto complessa. Proprio come ha affermato Leclerc, ciò che ha limitato il ritmo della SF-23 durante le simulazioni di gara avvenute nelle FP3 non è tanto il degado, ma il passo in sé. I tempi ottenuti durante l'intero stint sono stati tutti abbastanza costanti, il problema è che erano troppo lenti (gap superiore al secondo) nei confronti di Verstappen.

Le mescole rimaste a disposizione dei piloti (foto: Twitter, Pirelli)
Nella giornata di venerdì Leclerc e Sainz avevano fatto vedere delle buone cose, anche se per pochi giri, con temperature intorno ai 30-32°C, è ieri, con pista prossima ai 50°C che non si è mai riusciti a trovare ritmo. Il caldo è un aspetto molto limitante per la Ferrari. Si prospetta una gara molto complicata per gli uomini del Cavallino. Se Charles e Carlos non riusciranno a trovare ritmo non importerà quante soste faranno, le gomme avranno più o meno sempre lo stesso rendimento e montare dei compound nuovi potrebbe non fornire un reale guadagno nei confronti degli avversari.
Detto questo, magari oggi pomeriggio staremo qui a commentare un'altra gara: una Ferrari in forma, competitiva e con una gestione di gomma invidiabile.
Meglio restare con i piedi per terra.
Foto: Ferrari
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