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26/07/2023 07:10:00

Turrini: «Ecco cosa rispondo a chi mi chiede fino a quando Vasseur godrà dell’immunità»


News di Giuseppe Canetti

Breve ma intensa riflessione di Leo Turrini, che dinanzi alle domande dei tifosi della Ferrari circa il deludente andamento del Cavallino in Formula 1 risponde con un paragone con un dei cicli più vincenti nella storia del team. Il giornalista, che nel passato recente aveva già affrontato lo stesso argomento, lascia intendere che bisogna lasciar il tempo di lavorare al 'nuovo' boss Frederic Vasseur. D'altronde, un suo illustre predecessore impiegò più di un anno per vincere il suo primo Gran Premio...

Le parole di Leo Turrini

"A chi mi chiede fino a quando Fred Vasseur godrà dell’immunità, ripeterò una cosa che già ho avuto modo di scrivere", afferma Turrini su quotidiano.net. Quindi espone il concetto scomodando un nome che ha fatto la storia della Ferrari: "Jean Todt, il ferocissimo Pinguino, ci mise più di un anno per vincere il suo primo Gran Premio. 1993=2023: la guerra dei Trent’anni".

Va da se che il team di Maranello d'ora in avanti abbia il dovere di concentrarsi sul futuro, non disdegnando di mostrare segnali di ripresa nel prosieguo della stagione 2023. A proposito, questo weekend, a SPA, andrà in scena l'ultimo Gran Premio prima della pausa estiva. Quello in Belgio è un appuntamento che richiama forti ricordi al giornalista: "In decenni di vagabondaggi corsaioli, è il luogo che ho amato di più. Penso alle Ardenne e rivedo un imberbe Schumi. Sono grato alla cronaca e alla storia per avermi permesso di vedere Michael guidare in quel posto lì. E non dimentico un giro di pista su una Honda di serie. Io stavo sul sedile del passeggero. Al volante c’era Ayrton. Ancora, Kimi. Raikkonen su quel circuito era un’ira di Dio".

"Se solo potessi ritrovarmi lì, insieme a loro tre. Perché in fondo è vero: valeva la pena perderci, perché è stato troppo bello incontrarci", conclude Turrini

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Foto copertina Twitter F1; Foto interna www.twitter.com