Ferrari, Alesi: «Basta parole, Vasseur segua l'esempio di Todt»

"Basta parole, Vasseur segua l'esempio di Todt", è il titolo dato da Jean Alesi alla sua consueta analisi del martedì per Il Corriere della Sera. Un'analisi in cui, partendo dal deludente risultato ottenuto dal Cavallino in Ungheria, l'ex pilota francese ha ripetuto ciò che sostiene ormai da diverso tempo, cioè che il team di Maranello dovrebbe abbandonare il progetto SF-23 per concentrarsi sulla vettura del futuro. Lo ha fatto stavolta esortando Frederic Vasseur a ripercorrere i passi di un "boss" che ha scritto la storia recente della Rossa. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue considerazioni.

Alesi scuote la Ferrari: "Pensi soltanto al futuro"

"L’ho già scritto e lo ripeto: la Ferrari pensi soltanto al futuro, al prossimo anno, visto che i progressi annunciati più volte non arrivano", esordisce Alesi commentando il weekend al di sotto delle aspettative vissuto dalla Rossa in Ungheria.

Poi aggiunge: "Credo non serva più tentare di stravolgere il carattere di una macchina che non riesce a crescere. Non solo: l’unico errore ai pit stop, in Ungheria, è arrivato dalla Ferrari, per non parlare del rischio di innescare una polemica inutile tra i piloti, modificando le strategie in gara, come se si trattasse di lottare per un podio".

Alesi, adesso, si aspetta che "Vasseur dimostri di essere un team principal capace di intervenire, che imiti Jean Todt, il quale prendeva nota di ogni affermazione dei propri collaboratori per poi verificare, cronometro alla mano, ciò che aveva promesso questo o quello".

"Chi ha ipotizzato una Ferrari veloce a Budapest? Perché lo ha fatto? Lo chiedo mentre mi domando se sono davvero in arrivo tecnici in grado di cambiare segno. Nessun annuncio per ora. Ciò significa attendere ancora molto, forse troppo tempo", conclude il francese con una spiccata nota di amarezza.

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