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06/08/2023 13:10:00

Vasseur: «Red Bull e Verstappen? Straordinari, noi dobbiamo lavorare meglio». Poi punge Perez


News di Alessio Ciancola

Non poteva andare meglio la prima metà di stagione per la Red Bull. Di fatto, dopo un 2022 dominato, con entrambi i mondiali conquistati con relativa facilità, il team anglo-austriaco ha mostrato al mondo quanto non sia ancora sazio, producendo per il mondiale attuale (che si preannuncia tale da sgretolare e riscrivere tutti i record della Formula Uno) una RB19, se possibile, migliore del modello precedente e capace di farla da padrona ovunque. Numeri alla mano, almeno fino ad oggi, nelle prime dodici gare, il team di Milton Keynes ha mostrato uno stato di forma impressionante, centrando dodici trionfi.

Prima metà di stagione che sancisce lo straordinario lavoro dagli uomini di Milton Keynes, capaci di realizzare una vettura perfetta (anche considerando l'handicap della limitazione delle ore in galleria del vento, sanzione per la violazione del budget cap 2021). Un avvio che, oltre a permettere a Verstappen l'ipoteca sulla terza corona iridata, mostra un team perfetto in ogni componente: staff tecnico, gestione gara, strategie e piloti.

Eppure, malgrado quanto detto, il team di Chris Horner non sembra ancora soddisfatto dello stato dell'arte e propenso a rallentare la tensione ma, al contrario, desideroso di entrare nella storia della F1, provando a vincere tutti i GP 2023 (come sostenuto da George Russell ad inizio stagione, dopo aver appreso il valore della RB19).

Obiettivo che, dopo l'ennesima prova di forza andata in scena a Spa-Francorchamps (dove Verstappen ha nuovamente annichilito i rivali), non può essere nascosto e che, di fatto, sancisce quasi uma Formula Uno a "due velocità": Red Bull da una parte e tutti gli altri team dall'altra a fare gara tra loro, come sostenuto non più di due settimane fa da Toto Wolff.

Una situazione di cui, al termine del GP del Belgio, ha parlato anche il team principal della Scuderia Ferrari, Frederic Vasseur. Il boss del Cavallino, nel dettaglio, ha tenuto a sottolineare la bontà del lavoro che la Red Bull e Max Verstappen stanno svolgendo, sostenendo che lo show non debba avere la meglio sulla meritocrazia dello sport, mettendo a tacere chi sostiene che questo dominio Red Bull sia dannoso per l'immagine e l'appeal della categoria.

"Tutti dobbiamo lavorare meglio, Verstappen non sta danneggiando niente, né tantomeno la Formula Uno, sta solo facendo un lavoro straordinario, così come la Red Bull. Non possiamo certo accusarli di fare bene".

Il manager di Draveil ha parlato poi della differenza che sta facendo Verstappen al volante della RB19, dicendosi certo che sia quasi impossibile dividere l'operato del team da quello del pilota ma che, al contrario, vadano valutati insieme.

"È impossibile dividere il pilota dalla macchina, tutto contribuisce alla prestazione".

Infine, l'ex boss del team Alfa Romeo ha risposto in maniera sintetica alle domande realative allo scarso rendimento mostrato da Sergio Perez nelle ultime gare, ritenendo la questione non di sua competenza.

"Il fatto che Perez a volte non sia troppo performante o abbia delle gare difficili non è un mio problema, è un problema della Red Bull".

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Foto copertina media.ferrari.com