Nelle prime prove libere del gran premio d’Olanda, la Scuderia Ferrari osserverà il regolamento sportivo facendo partecipare il proprio collaudatore russo con cittadinanza israeliana Robert Shwartzman in luogo di Carlos Sainz. Il giovane pilota della Accademy di Maranello avrà un’altra opportunità per mostrare le proprie qualità dopo il debutto assoluto avvenuto lo scorso anno in occasione del PL1 ad Austin. Il lavoro svolto al simulatore è stato molto prezioso e i risultati conseguiti dal Cavallino Rampante negli sprint weekend ne sono la testimonianza. Nel format sprint c’è poco tempo a disposizione delle scuderie per modificare i setup definiti al simulatore, pertanto è verosimile che gli assetti deliberati nel contesto virtuale nella factory di Maranello siano stati davvero un’ottima base di partenza in Azerbaijan, Austria e Belgio. Per stessa ammissione di Shwartzman, venerdì sarà un’opportunità per valutare in pista le differenze tra la F1-75 e la SF-23.
Robert Shwartzman nei box della Scuderia Ferrari
Per la scuderia modenese, Robert inizia a essere un osservato speciale anche in relazione alla posizione contrattuale di Carlos Sainz che sarà discussa nel prossimo inverno. Il pilota russo ha vinto il campionato di Formula 3 nel 2020 e nel 2021 è stato compagno di squadra di Oscar Piastri in Formula 2 concludendo il campionato in seconda posizione proprio alle spalle del campione australiano. Probabilmente si tratta di un giovane che non appartiene alla categoria dei futuri campioni del mondo, tuttavia potrebbe essere il pilota su cui Ferrari intende scommettere per il futuro a medio termine.
Shwartzman e Oscar nel 2021 compagni di squadra del team Prema in Formula 2
A differenza delle scorse stagioni, il team di Maranello non ha più quella sorta di diritto di prelazione su uno dei sedili dei team clienti delle proprie Power Unit (Alfa Romeo e Haas) e questo rende davvero complicato valutare l’abilità dei piloti della cantera del Cavallino Rampante. A rendere la vita molto più complicata per i rookie è il regolamento finanziario che dissuade i team nel puntare su piloti senza alcuna esperienza nella massima categoria del motorsport. L’esempio emblematico è Mick Schumacher, estromesso dal team Haas a causa dei molti incidenti di cui si è reso protagonista nel 2022 e che hanno pesato sul bilancio della scuderia americana. Nonostante Vasseur dichiari di aver sempre fornito il medesimo supporto ai propri piloti nella sua lunga carriera nel motorsport è pur vero che affiancare un giovane al “faro” del team che risponde al nome di Charles Leclerc potrebbe essere un’opzione tutt’altro da scartare. Scioglierebbe qualsiasi riserva sui rapporti di forza creando i presupposti per un clima sereno all’interno del box. In una delle ultime dichiarazioni del team principal francese, quello dei piloti è l’ultimo dei problemi tuttavia quando il mezzo sarà all’altezza del blasone della Scuderia Ferrari potrebbe diventare il primo specie con “due galli nel pollaio”. Non sarà certamente un caso che i domini più duratori nella storia in Formula 1 sono stati favoriti da una chiara gerarchia tra i driver, eccezion fatta per Mercedes che forte di un vantaggio enorme sulla concorrenza, fece “giocare” Lewis Hamilton e Nico Rosberg dal 2014 al 2016. A breve capiremo se la rossa stia davvero attenzionando Robert Shwartzman in chiave 2025 oppure se le prove libere del gran premio d’Olanda siano state solo una formalità in ossequio al regolamento sportivo che obbliga i team a schierare in due sessioni di prove libere nell’arco della stagione un pilota debuttante.
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