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06/09/2023 08:40:00

Turrini: «Dominio dei Bibitari fastidioso e noiosissimo, ma non è mica la prima volta»


News di Prisca Manzoni

Max Verstappen ha conquistato al GP d'Italia la sua decima vittoria consecutiva, l'undicesima della stagione in corso. Con la grande forma in cui si trova l'olandese è possibile ipotizzare che lui e la sua squadra potrebbero salire sul gradino più alto del podio fino alla fine dell'anno, salvo clamorosi errori. Questo successo, sebbene meritato, sta iniziando a infastidire gli appassionati, dal momento che ormai il risultato di un gran premio è quasi scontato, e non c'è nemmeno la speranza che il proprio pilota preferito possa avere una chance. Tuttavia, Leo Turrini ha voluto ricordare che la storia della Formula 1 è costellata di anni di dominio di un particolare costruttore: si sono visti in passato e ritorneranno anche alla fine di questo ciclo.

"Quanto poi al dominio assoluto dei Bibitari, figuriamoci se non è fastidioso. Noiosissimo. Ma mica la prima volta. Del resto, McLaren vinse il Mondiale piloti nel 1984/1985/1986/1988/1989/1990/1991. Williams ne perse giusto due tra il 1992 e il 1997, perché in mezzo ci fu una tragedia. Ferrari dal 1999 al 2008 neanche sto a ricordare. Il quadriennio della Red Bull di Vettel. L’era Mercedes dal 2014 in poi. Sono quarant’anni, o giù di lì. C’ero solo io, nei paraggi", ha scritto il giornalista nel suo blog su IlQuotidiano.net. 

Sulla lotta tra Sainz e Leclerc

Allo stesso modo, a Turrini non piace l'ala mobile, che considera un sistema che ha snaturalizzato le corse. Senza di esse non ci sarebbero sorpassi, come si è ben visto negli ultimi anni, perciò esso risulta solo uno strumento per rifuggire dalla noia intrinseca in questo sport, quella che caratterizzava i GP di qualche decennio fa. "I sorpassi Drs sono fasulli. Prima del Drs, io c’ero. Sorpassi in F1 non si vedevano praticamente mai. Da ricordare uno o due all’anno, se andava bene. Sono andato negli autodromi per una vita. La lamentela era un classico: ma qui nessuno sorpassa nessuno! Mi sono sciroppato anni, anzi decenni, di “trenini”. A Monza e altrove e ovunque. Chi la racconta diversamente mente sapendo di mentire. Oppure non c’era. Onestamente, le gare erano più noiose una volta. Punto e basta. Dopo di che, il DRS è come il metadone. Non ti fa guarire", ha scritto il giornalista. 

Un'ultima nota che l'emiliano ha voluto proporre è riguardo allo scontro tra Leclerc e Sainz a Monza. Ieri abbiamo riportato la notizia di un duello mediatico tra i due, nato dalla famiglia dello spagnolo, a cui hanno fatto seguito i commenti di alcuni amanti della Rossa che, anche se non lo esplicitano chiaramente, sono più portati a tifare uno rispetto all'altro. Ed è naturale così. "Notoriamente, io sono innamorato della Ferrari. Intesa come Squadra. Dopo di che, siamo tutti umani. Io preferivo Gilles a qualunque compagno di squadra. Kimi a qualunque compagno di squadra. Nemmeno mi passa per l’anticamera del cervello di criticare chi sta con Leclerc o con Sainz. Sono sentimenti perfettamente legittimi. L’ultima cosa. Può piacere o meno, ma con Hamilton/Russell e forse forse Norris/Piastri, il duo Leclerc/Sainz è il più equilibrato. Posso garantirvi che Charles adesso ne è perfettamente consapevole", ha concluso l'esperto. 

Foto copertina twitter.com

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