Max Verstappen era così sicuro nella sua RB-19 che le qualifiche del GP del Giappone per lui sono state quasi una passeggiata. Con una macchina molto ben bilanciata, che sposava alla perfezione il tracciato di Suzuka, l'olandese ha sfruttato l'occasione per divertirsi, e spingersi al limite, come ha detto anche nelle interviste. Quando ha tagliato il traguardo al termine del Q3, con un giro segnato da settori fucsia, il pilota si è aperto in radio dicendo semplicemente: "Ecco, uno e ventotto". 

Che il campione del mondo non sia esattamente emotivo e loquace nei suoi team radio è un dato di fatto, ma dietro questo commento c'era di più. Il suo ingegnere di pista, infatti, lo aveva provocato prima che iniziasse il Q1, dicendo che non sarebbe riuscito a sfondare il muro di un minuto e ventinove. Fino al primo run del Q3, era Lambiase ad avere ragione, ma con l'ultimo tentativo l'olandese lo ha smentito. Chissà se è questo il motivo per cui ha migliorato ulteriormente un tempo che gli avrebbe garantito la pole position di almeno tre decimi; in ogni caso, la leggerezza mostrata in questa occasione è un ulteriore segno del dominio che la coppia Verstappen - Red Bull ha dimostrato sin dal Bahrain. 

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