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27/09/2023 08:00:00

Ferrari: McLaren sorprendente e scelte troppo conservative a Suzuka. Cambiamenti in arrivo?


News di Alessio Ciancola

A differenza di quanto visto a Singapore, in Giappone la Ferrari è tornata ad attestarsi sui normali livelli di competitività mostrati nel 2023. Di fatto, dopo una venerdì positivo, a Suzuka le SF-23 sono tornate, in qualifica e gara, a soffrire rispetto ai rivali, chiedendo un GP, non del tutto soddisfacente ma neppure da buttare, in quarta e sesta posizione con Leclerc e Sainz. Un piazzamento che ha mostrato una rossa dietro alla Red Bull e alla McLaren, ma davanti alla Mercedes, il cui sorpasso in classifica costruttori è diventato l'obiettivo dichiarato del team.

Nella trasferta nipponica, il Cavallino non è riuscito ad avere la forma necessaria nè sul giro nè sul passo per togliersi soddisfazioni, accusando un gap important3 dai primi (specie nel T1, guidato e probante per le doti aerodinamiche delle vetture), perdendo il ruolo di seconda forza in campo che, dopo la sosta sembrava acquisito, tornando a mostrare una competitività dipendente dalle tipologie di piste.

Analisi che, su "Motorsport.com", è stata svolta anche da Franco Nugnes che ha sottolineato il passo indietro della SF-23 a Suzuka, tracciato con caratteristiche poco affini a quelle della vettura e temute dai tecnici.

"Leclerc, quarto al traguardo, ha pagato un distacco di 43”908 a Verstappen. Leggendo i numeri, sembra di essere tornati ai GP peggiori, per quanto la Scuderia si sia confermata terza forza e il team di Maranello sia riuscito a guadagnare quattro lunghezze sulla Mercedes. [...] Ferrari temeva il tracciato giapponese con lo snake e i lunghi curvoni in appoggio che hanno messo in evidenza i difetti e le criticità di una macchina difficile da guidare".

Insidie di Suzuka che, oltre ad essere temute, si sono rivelate fondate in gara, dove la rossa è stata ampiamente sopravanzata anche dalla McLaren che, per quanto ritenuta una minaccia, non si pensava potesse essere più forte della SF-23.

"[...] Le insidie nipponiche erano chiare a tutti nella Gestione Sportiva. Le simulazioni avevano indicato uno scenario che non lasciava scampo: Verstappen sarebbe tornato dove meritava [...], ma a Maranello pensavano di avere abbastanza birra per tenere dietro la McLaren. Invece, davanti alle rosse si sono classificate entrambe le McLaren. [...] Erano considerate come serie minacce, ma non viste una spanna sopra alle rosse. Del resto i risultati delle prove libere del venerdì avevano avvalorato la tesi. [...] Lo scenario è cambiato in gara: il monegasco aveva capito subito che non si potevano sfidare le McLaren imprendibili, ma la partita andava giocata difendendosi dalle Mercedes".

Trasferta in cui la rossa ha sofferto malgrado l'introduzione di nuove componenti (nuovo fondo) che, di fatto, a poco sono servite per far scomparire i limiti del progetto SF-23.

"Non è bastata l’introduzione di un fondo per cambiare il comportamento della Ferrari che ha accusato surriscaldamento delle gomme e che, come effetto, ha generato degrado delle gomme. Su piste come Suzuka la SF-23 riesce a difendersi nel giro, ma nel passo è costretta a subire chi, come la McLaren, ha trovato la possibilità di fare un importante salto di qualità".

Situazione che, come scritto dal giornalista italiano, porteranno la rossa ad affrontare il finale di stagione limitando i danni su piste poco favorevoli e massimizzando il bottino su tracciati congeniali. Il tutto pensando al 2024, stagione in cui oltre a modificare in modo significativo la vettura, a Maranello sarà necessario cambiare mentalità, dando priorità a scelte coraggiose piuttosto che conservative. Cambio di mentalità che, di fatto, potrebbe passare per un cambiamento di figure sedute al muretto box.

"L’andamento della Ferrari sarà condizionato dalla configurazione delle piste: Doha è un tracciato veloce, stop-and-go. A Losail la Scuderia dovrebbe ritrovare un terreno più congeniale: si vedranno ancora piccoli aggiornamenti deliberati prima della sosta. L’inseguimento alla Mercedes continua, ma l’approccio fin troppo conservativo non sempre basta. [...] Evidentemente per il prossimo anno non ci sarà bisogno solo di una macchina più competitiva, ma anche di un muretto più consistente nelle scelte non programmate. Fred Vasseur lo sa e ci sta lavorando…".

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Foto copertina media.ferrari.com