La prima edizione, svoltasi nel 2021, ha visto il duo Hamilton-Verstappen sul podio assieme all'allora pilota dell'Alpine Fernando Alonso. Un layout interessante che seppe dare vita ad una gara avvincente, il che ha poi spinto la Formula 1 e il circuito a estendere il proprio accordo sino al 2030.
Ora, a distanza di quasi due anni dall'ultima volta causa Mondiali di calcio nel 2022, il Qatar è pronto a riabbracciare la massima serie automobilistica. Grazie alla "pausa" occorsa, gli organizzatori hanno avuto modo di rifare il look al tracciato. Le strutture sono state infatti riviste: la capacità delle tribune è stata aumentata fino a 40.000 posti ma anche i parcheggi, la fanzone e il Paddock Club (con relative aree VIP) hanno subito delle modifiche. Le migliorie si estendono anche al paddock con il Media e Medical Center aggiornati, oltre alla pit-lane che ha ora a disposizione ben 50 box.
"Quest'ampia ristrutturazione è il prodotto di mesi di duro lavoro ed è la perfetta introduzione a quello che promette di essere un emozionante fine settimana di motori. - ha detto Abdulrahman bin Abdullatif Al Mannai, Presidente della 'Qatar Motor and Motorcycle Federation' - Il nostro accordo a lungo termine con la Formula 1 segna un progresso significativo per il Qatar, il quale sta rapidamente guadagnando la reputazione di rinomato paese ospitante di alcuni degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo".
I cambiamenti si estendono ulteriormente a quello che è un aspetto cruciale nel motorsport, ovvero la sicurezza. Sono state infatti modificate le recinzioni per i detriti, ora spostate di sei metri rispetto alle precedenti. Quest'ultime, oltre ad offrire una migliore visuale ai fan sulle tribune, sono ora conformi agli standard della Federazione. Anche i pannelli luminosi e le postazioni degli stewards sono stati soggetti ad aggiornamento.
"L'incolumità degli spettatori per noi è di cruciale importanza. Ci aspettiamo un gran numero di tifosi durante il fine settimana del Gran Premio, perciò vogliamo assicurare i massimi livelli di sicurezza in pista", le parole del CEO del Lusail International Circuit, Amro Al Hamad.
Ognuna di queste migliorie è stata prodotta in stretta collaborazione con FIA e FIM (ente che governa il Motomondiale). Dal momento che la MotoGP ha un contratto in essere fino al 2031 e che nel 2024 approderà a Losail anche il Mondiale Endurance (WEC), è fondamentale che il tracciato risponda alle esigenze sia delle quattro che delle due ruote.
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