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30/09/2023 10:45:00

Williams, per Sargeant è arrivato il momento della resa dei conti


News di Fabrizio Parascandolo

Il periodo complicato di Logan Sargeant è proseguito al GP del Giappone, dove il pilota americano ha terminato le proprie qualifiche in Q1 con un errore evitabile, per poi ritirarsi in gara dopo aver causato anche un contatto con Valtteri Bottas con un contatto alla curva 10.

Il giovane debuttante aveva bisogno di un weekend convincente per cercare di confermare il proprio sedile in Williams per il prossimo anno, viste le voci che vedono Felipe Drugovich (campione F2 lo scorso anno) rimpiazzarlo nel 2024.

Sargeant sotto pressione

Queste le parole di Sargeant dopo il weeekend a Suzuka:  "Alla fine sto cercando di non metterla nel muro, quindi non c'è molto da dire se non che sto facendo del mio meglio, continuo a esagerare e sbagliare".

"Direi che la parte difficile è sapere di avere il passo, ma questi piccoli errori stanno ovviamente causando problemi. È stato difficile con il vento in coda e il surriscaldamento del posteriore, non sono stato abbastanza paziente. Non c'è motivo per cui dovrei esserlo in questa situazione", ha concluso.

L'americano continua, dunque, a sentire la pressione di non avere un contratto per il prossimo anno, specialmente nel confronto con Alexander Albon. L'ex pilota Red Bull ha ottenuto 21 punti nel corso della stagione, mentre il rookie è ancora fermo a zero.

La settima posizione nel campionato costruttori appare ormai alla portata della Williams, ma è chiaro che in una lotta serrata punto su punto è fondamentale che entrambi i piloti riescano a ottenere grandi risultati. 

Sargeant ha solo bisogno di altro tempo e fiducia?

Eppure personalità importanti della F1, quali il Team Principal dell'AlphaTauri Franz Tost, credono che oggi servano 3 stagioni a un debuttante per essere al livello della categoria. Effettivamente lo si è visto con piloti come Tsunoda, ma talenti come Russell, Norris e Leclerc hanno dimostrato il loro valore sin da subito.

Sargeant è un potenziale campione del mondo? Probabilmente no. Può essere un pilota solido per una squadra che lotta per i punti? Probabilmente sì, ma prima ha bisogno di fiducia in se stesso e nel mezzo che porta in pista.

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