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08/10/2023 14:05:00

La ricerca del miglior potere contrattuale non favorisce il gioco di squadra in Ferrari


Articolo di Roberto Cecere
Per l’ennesima volta è andato in scena un duello a distanza ravvicinata tra Carlos e Charles certamente non funzionale all’obiettivo dichiarato da Frederic Vasseur. La rivalità interna tra i due alfieri della rossa è molto accesa …

La sprint race di ieri sarà ricordata per il terzo titolo iridato di Max Verstappen e per la prima affermazione di Oscar Piastri. Tali avvenimenti, di portata storica, hanno oscurato il caos generato dalla modifica del tracciato, anche se di pochi centimetri, e la fragilità dei pneumatici Pirelli che obbligherà i team ad effettuare più soste in gara. La Scuderia Ferrari, come altre team, ha preferito preservare un set di gomme medie nuove per la gara odierna, consapevole che la scelta delle gomme a banda rossa nella sprint non avrebbe pagato. Il ripetuto intervento della SC ha aiutato ad allungare la vita del compound più morbido, ma negli ultimi giri le Ferrari non ne avevano al pari degli altri piloti che hanno utilizzato la soft. Il sesto posto di Sainz e la penalità inflitta di 5 secondi a Leclerc, che lo ha fatto scivolare fuori dalla zona punti, sono un magro bottino in relazione all’obiettivo dichiarato del team di Maranello: il secondo posto nei costruttori

Sainz precede Leclerc nel corso della Sprint Race del GP del Qatar – Credit: Ferrari Media Gallery


Per l’ennesima volta è andato in scena un duello a distanza ravvicinata tra Carlos e Charles certamente non funzionale all’obiettivo dichiarato da Frederic Vasseur. La rivalità interna tra i due alfieri della rossa è molto accesa anche se le rispettive posizioni nella classifica piloti sono tutt’altro che soddisfacenti (quinta posizione per Sainz e sesta per Leclerc, nda). Attualmente i piloti sono divisi da appena 8 punti, ma concludere la stagione davanti al team mate sembra essere l’obiettivo primario della coppia di piloti di rosso vestiti. La ragione primaria è che i entrambi piloti sono a scadenza di contratto (2024, nda) e intendono portare al tavolo delle trattative le evidenze della propria superiorità rispetto al team mate. Nei mesi scorsi si è parlato di un lungo e faraonico rinnovo contrattuale per il campione monegasco. Ma se Sainz riuscisse ad arrivare davanti al compagno di squadra per la seconda volta in tre stagioni, con uno scarto minimo di vittorie in favore di Charles (3 a 2, nda) nello stesso periodo di “convivenza”, la posizione contrattuale dello spagnolo sarebbe molto più solida. Contestualmente il rinnovo quinquennale di Charles alla cifra di 185 milioni di euro pari a 37 milioni a stagione, di cui tanto si è parlato nella pausa estiva, sarebbe immotivato rispetto agli attuali 25 milioni di euro già percepiti dal “Predestinato”. Fino al 2024 Carlos Sainz ha un contratto che lo lega alla Ferrari su una base economica pari alla metà dell’ingaggio del team mate

Ingaggio dei piloti di F1 in sterline – Credit: Sun.co.uk


A questo punto è facile comprendere che gli alfieri della rossa hanno necessità di portare acqua al proprio mulino, tuttavia in alcune gare la loro condotta non ha favorito la causa del team che in questo momento è prioritaria per il team principal della storica scuderia italiana.

Tra poche ore avrà inizio uno dei gran premi più imprevedibili della stagione in cui Charles e Carlos saranno molto distanti sullo schieramento di partenza. L’obiettivo sarà quello di sopravvivere, in quella che sembra avere i connotati di una gara ad eliminazione, e sfruttare l’imprevedibile fragilità dei compound Pirelli per cercare di raccogliere un risultato superiore alle attese della vigilia su una pista ostile alle caratteristiche della SF-23. Il prevedibile ingresso della safety car, strategie su più pit stop e gioco di squadra sono l’unica chance per non lasciare il Qatar con le ossa rotte.

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