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09/10/2023 07:00:00

GP Qatar - Analisi strategie: Russell basa la rimonta sull'overcut. La Ferrari? Può solo guardare


Gran Premio di Marco Sassara

In Qatar abbiamo assistito ad un weekend piuttosto anomalo. Tra track limits, cordoli che potevano danneggiare le gomme, l'alto degrado e il rischio di graining non è mancato proprio nulla. Dal punto di vista strategico è stata la gara perfetta in cui bastava veramente poco per sbagliare qualcosa. La Mercedes sembrava aver commesso lo sbaglio più grande all'inizio del GP, quando Hamilton (per sua stessa ammissione) sbaglia l'attacco su Russell alla prima curva, in cui arrivano appaiati in tre assieme a Verstappen interno, colpisce il compagno di box e subisce il ritiro. Per George, costretto a ricostuire dal fondo dopo anche un pit stop anticipato, la gara sembra difficile da recuperare. Le performance della Mercedes, unite al suo talento sono però eccezionali. Il britannico concluderà il GP, privo di ulteriori SC, in quarta posizione alle spalle di Verstappen e delle ottime McLaren. Come ha fatto? Scopriamolo assieme.

Riepilogo strategie

Come consuetudine iniziamo la nostra disamina facendo il quadro completo delle strategie. Dal momento che la FIA aveva reso obbligatorie le tre soste con ogni set di pneumatici che non avrebbe dovuto superare i 18 giri (per i set già utilizzati, i giri effettuati in precedenza hanno preso parte al conteggio), ci aspettavamo che la Soft sarebbe tornata ad avere un ruolo fondamentale in gara. Immaginavamo (opinione di chi scrive) di vedere tante strategie S-M-M-M o S-M-M-H. Alla fine non è stato così. Solo 6 piloti hanno preso in considerazione la cosa. 

Hamilton è scattato con la C3 al via, ma poi ha oncluso la sua gara alla prima curva, Russell però ci ha terminato il GP arrivando 4° in rimonta, mentre le due Alfa Romeo hanno centrato entrambe la top-10. Gli altri piloti ad averla usata, ma che poi sono rimasti fuori dai punti, sono stati Magnussen e Lawson

Riepilogo strategie (foto: X, Pirelli)

Le restanti tattiche utilizzate sono state tutte del tipo M-M-H-M o simili con l'utilizzo di un solo set di mescola C1 bianca. Ci sono state comunque delle eccezioni, che possiamo dividere in due categorie. Bottas, Zhou, Magnussen e Lawson hanno utilizzato 2 set di Hard, 1 di Medium e 1 di Soft; mentre Albon, Tsunoda e Hulkenberg hanno scelto di adottare 2 set di Medie e 2 di Hard. 

C'è un solo pilota che ha effettuato 4 soste e porta il nome di George Russell. Il che sottolinea ancora di più la prestazione con cui è riuscito a rimontare dalla 18° alla 4° posizione.

Russell basa la rimonta sull'overcut

Riguardando la gara e anche le strategie finali viste nel corso del GP, ci si rende conto di come Russell sia riuscito a recuperare tutte quelle posizioni, dalla 18° alla 4° basando tutto sull'overcut. Nelle fasi iniziali riesce ad approfittare del pit stop di Bottas, Stroll, Magnussen e Lawson per superare 4 vetture, ma poi ogni cosa che accadrà dal terzo giro alla fine della corsa è soltanto merito suo e della sua squadra. La Mercedes mostra un ritmo eccezionale. Sfrutta i momenti in cui è bloccata nel traffico per gestire le gomme e una volta libera George da tutto quello che ha, cosstruendo la rimonta. 

Dati sulle mescole (foto: X, Pirelli)

Dopo la seconda sosta è 15°, poi sale in P6 con la terza sosta (33° giro) e infine abbandona la pit lane in P4 quando al 50° giro decide di montare la Soft. Se ripercorrete la gara (qui il link) noterete che tutti i giri veloci effettuti da George sono stati fatti prima dell'ingresso ai box. Con l'alto degrado visto questo fine settimana era difficile mettere in atto una strategia simile e il fatto di esserci riusciti la dice lunga sul valore della Mercedes. In Qatar i teutonici possono anche aver perso una grande opportunità, ma se ne vanno con la consapevolezza di avere potenziale e, soprattutto in ottica 2024, questo è ciò che conta davvero.

La Ferrari resta a guardare

Con la Mercedes che mette in atto una rimonta da paura e la McLaren che conquista un altro doppio podio mostrando delle performance promettenti (anche se ancora non a livello di Verstappen che si è sicuramente molto risparmiato, lo dimostra la facilità con cui ottiene il giro veloce nel finale), alla Ferrari non resta che guardare. Il ritiro di Sainz è stata una doccia fredda, ma sentire un Leclerc mai impegnato nelle lotte che contano cercare di trovare qualcosa da dire alla squada per darle un po' di motivazione, lo è ancora di più. Charles arriva 5° lontano dalle performance della McLaren e della Mercedes. La P5, a dirla tutta gli viene regalata da Alonso, terminato in P6 a seguito di un suo errore. 

Grafico temperature (foto: X, Pirelli)

C'è poco da guardare alle strategie e all'ordine in cui sono state utilizzate le gomme. La Ferrari pecca di gestione, non ha il passo per stare appresso alle altre concorrenti su questa tipologia di tracciati. Le altre squadre avanzano, costruiscono qualcosa per il futuro, per sfidare la Red Bull. La Rossa sembra sempre ferma lì, a lottare con gli stessi problemi da inizio stagione.

Foto: Ferrari

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