Quando mancano solamente sei gare alla fine del campionato, si può ormai affermare con certezza che la stagione 2023 della Scuderia Ferrari si è dimostrata, in virtù dei risultati raccolti e delle prestazioni mostrate sin da inizio anno (salvo qualche sporadico lampo nel corso dei mesi), davvero difficile e complessa. Di fatto la Rossa, dopo le rosse e vincenti aspettative invernali, ha sempre faticato ad estrarre il potenziale (comunque limitato) dalla SF-23 che, malgrado sia la logica evoluzione dell'auto 2022, si è rivelata ben poco competitiva e comprensibile. Tale, di fatto, da far crollare il Cavallino in terza posizione (forse anche fortunata) tra i costruttori.
Oltre ai verdetti della pista, l'annata del team italiano è stata complicata e reso instabile, specie nei primi mesi dell'anno, anche dagli importanti cambiamenti avvenuti in seno alla struttura del team, ovvero l'importante turnover di figure apicali verificatosi a partire dell'addio del team principal Mattia Binotto, lo scorso dicembre, di Sanchez in primavera e, ultimo, quello di Laurent Mekies in direzione Alpha Tauri. Addii a cui, logicamente, ha fatto (o farà nei mesi a venire) seguito un discreto arrivo di nuove professionalità dall'esterno e tra cui, senza dubbio, va citato l'arrivo del nuovo team principal, Frédéric Vasseur dal team Alfa Romeo.
Figura di Vasseur che, in un recente incontro con i media all'interno del paddock di Losail, è stata "analizzata" da Charles Leclerc che, ad una precisa domanda sul suo boss non ha esitato a spendere parole positive verso di lui. Il monegasco, di fatto, ha elogiato l'approccio emotivo, piatto, l del manager di Draveil alle varie situazioni che di verificano nel team: un plus di non poco conto per un manager come lui, per valutare oggettivamente ogni situazione e per bilanciare l'emotività e la passione in un team italiano.
"Fred è molto 'piatto' come emozioni, il che è molto positivo per il suo ruolo. La Ferrari è un team italiano, dove ci sono molte emozioni e molta passione. Questo è bilanciato da Fred e credo che sia buono per valutare le cose al meglio, nel bene e nel male".
Approccio analitico e oggettivo che servirà alla Scuderia per gettare la basi per un solido 2024, anno in cui si dovrà mettere in pista una vettura capace di far dimenticare la SF-23, risolvendone i problemi ormai ben noti. Problemi che, per Leclerc, si stanno rivelando particolarmente ostici e che lo stanno mettendo, risultati alla mano, in particolare difficoltà nel corso di questo mondiale.
"La macchina manca di consistenza. Va settata più sul sottosterzo, il che mi rende difficile usarla al massimo e generare lap time. Ho provato ad adattarmi ed in alcuni casi ha anche funzionato, come in Giappone, ma non saprei dire per il resto della stagione. I problemi della macchina sono li, solo rifacendo la macchina da zero si possono eliminare. Questo è il target per il 2024".
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Foto copertina media.ferrari.com