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12/10/2023 17:20:00

Turrini: «Merito di Ecclestone se la Formula 1 è quella che è. Vi racconto una leggenda su di lui»


News di Giuseppe Canetti

Nella giornata in cui Bernie Ecclestone si è dichiarato colpevole di frode fiscale (qui tutti i dettagli), Leo Turrini ha dedicato un pensiero al manager britannico, pubblicando un pezzo sul suo blog di quotidiano.net. Da un curioso aneddoto risalente agli anni '60 alla modernizzazione della Formula 1: ecco un estratto di cosa ha scritto il noto giornalista.

Bernie Ecclestone, la Formula 1 e quella leggenda metropolitana

"Leggendo le cronache sulla ultima disavventura processuale di Bernie Ecclestone, mi è tornata in mente una leggenda metropolitana. Falsa, come gli alligatori che spuntano dai cessi di New York. Ma meravigliosamente suggestiva", scrive Turrini sul suo blog Profondo Rosso.Quindi si lancia nel racconto: "Quando Bernie era il capo supremo della F1, ruolo che ha occupato per decenni, c’erano colleghi britannici che fantasticavano sulle misteriose origini della sua fattura. E inesorabilmente finivano lì: Ecclestone aveva fatto da palo, non in senso Fantozziano!, in occasione della affascinante rapina multimiliardaria al treno di Glasgow. Roba di inizio anni Sessanta. Ladri mai individuati (o quasi). Libri e film sull’episodio. Naturalmente, che Ecclestone fosse coinvolto era una balla. Ma il soggetto era così scaltro e furbo che la strampalata tesi veniva reputata credibile".

Tornando alla realtà dei fatti, il giornalista ci ha tenuto a sottolineare: "In generale e al netto delle dispute processuali, a Bernie Ecclestone la Formula Uno deve il grande balzo nella modernità. È stato lui a rendere popolare ovunque l’automobilismo. Lo ha fatto con spregiudicatezza, con il cinismo del mercante che credeva soprattutto nel Dio denaro".

"Un visionario", lo definsice Turrini, che poi conclude scrivendo: "Insieme alla sua fortuna personale, ha fatto la fortuna di tanti. Credo abbia sbagliato a non uscire di scena prima: non comprendeva la rivoluzione digitale, era diventato obsoleto a sua insaputa. Eppure, se la F1 è quello che è, sia pure con tutti i difetti, beh, è merito suo".

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