Lo scorso weekend di gara è stato costellato di polemiche, causate in particolare dalle imposizioni della Federazione sull'uso degli pneumatici. Le ragioni di sicurezza hanno parzialmente messo sotto al tappeto tutto ciò che c'era di sbagliato in questa comunicazione, tra cui la stretta tempistica con cui è arrivato l'avviso. Alla fine, però, c'è stato anche un lato positivo: senza la necessità di gestire la gomma, la gara è stata avvincente, e la Red Bull non è scappata via come al suo solito. Chissà cosa sarebbe successo se la Mercedes non avesse deciso di tapparsi le ali al primo giro...
In un recente articolo pubblicato su Autosprint, Carlo Vanzini ha voluto soffermarsi su tutto quello che i giorni a Lusail hanno da insegnare allo sport, prendendo ispirazione dalla domanda posta al neo campione del mondo al termine della competizione: "Il discutibilissimo Gran Premio del Qatar è stato comunque portato a casa con la decisione delle tre soste obbligatorie. La pista è molto bella, peccato davvero per questa situazione che però alla fine ha avuto anche un aspetto positivo o quantomeno spunto di riflessione. Se ne è accorto anche David Coulthard, 13 vittorie in Formula 1 e vicecampione del 2001. Nelle interviste post gara ha chiesto a Verstappen, meno stremato degli altri, se non fosse più bello così, poter tirare per tutta la gara, memore delle sue quando, grazie al rifornimento, erano tutti stint da batticuore. Max ci ha pensato su, si ma ... Ma la Red Bull, o meglio la Max Bull, ha un vantaggio cosi netto nella gestione della gomma che può permettersi di spingere anche quando c'è da gestire".
In particolare, ciò che potrebbe interessare è il fatto che, aumentando il numero di pit stop forzati, le gare diventerebbero più serrate, con tutti che spingono al massimo e con diverse strategie al posto di lenti trenini. Tuttavia, ai muretti non piace introdurre soste in più, dato che porterebbero rischi che non si vogliono correre.
"In passato ho più volte fatto l'osservazione con Mario Isola sulla possibilità di imporre due soste obbligatorie rispetto alla singola attuale per il cambio di mescola. Ho smesso anche di fare la domanda, perchè la risposta e piu o meno sempre la stessa. Di gare con più soste ne abbiamo viste, ma l'idea di farne almeno due obbligatorie, senza il numero massimo di giri da fare con il singolo set, come, per sicurezza, in Qatar, potrebbe portare a bypassare il maniacale controllo degli ingegneri con il loro ben poco eccitante "save tyres". Chissa che non se ne possa finalmente parlare e, al netto di tutte le altre problematiche legate alla gara del Qatar, riflettere sul far correre davvero i piloti di Formula 1, sempre al massimo, come un tempo, allora grazie ai rifornimenti poi cancellati per sicurezza e budget. Le discussioni in Formula 1 sono tante, quelle piccole che porterebbero a grandi cambiamenti sono forse solo un fastidio", ha concluso Vanzini.
Foto interna x.com
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