Ad una settimana di distanza dal GP del Qatar, la FIA ha deciso di aprire un'indagine nei confronti di Lewis Hamilton perché considerato ''un modello per le generazioni future". Cosa è successo a Losail? Come sappiamo, il sette volte campione del mondo non è riuscito a percorrere nemmeno un giro a causa del contatto avvenuto con il compagno di squadra George Russell.
Lewis non è stato penalizzato per il contatto. Tuttavia, la FIA, a distanza di sette giorni, ha deciso di aprire un'inchiesta per il modo in cui il pilota ha deciso di lasciare la pista a seguito dell'incidente e tornare ai box. Modalità giudicate poco sicure e che sarebbero state di cattivo esempio per le nuove generazioni di conducenti.
"Hamilton è un modello", scrive la Federazione nel comunicato diramato poche ore fa. Espressione però, giudicata ''Non opportuna e goffa" dall'ex pilota ed esperto di F1, Alex Bundle, che mediante l'applicazione X.com ha affermato: "Lo scopo della revisione non è dare una sanzione aggiuntiva a Hamilton, ma capire quelle che debbano essere le entità delle sanzioni per azioni simili. Riaprire un'indagine dando come motivazione lo 'status di modello' del pilota la ritengo un'espressione goffa e inopportuna".
Sul fatto che Lewis sia un modello dentro e fuori dalla pista è un elemento fuori da ogni discussione. Tuttavia potrebbe risultare come un appiglio piuttosto debole per poter aprire un'ulteriore indagine nei suoi confronti, soprattutto se fatto a sette giorni di distanza dall'accaduto.
Foto: Mercedes
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