Tutti d'un solo pensiero. La gara andata in scena ad Interlagos non spicca per una grande inventiva da parte degli strateghi dei team. La Pirelli prevedeva un GP a due soste con alternanza tra Medium-Soft e così è stato, almeno nella maggior parte dei casi. In realtà ce ne sarebbero state tre, ma possiamo considerare anche quanto avvenuto a partire dalla bandiera rossa, chiamata in causa dall'incidente tra Magnussen e Albon alla prima curva. Quei tre giri in più non avrebbero poi influito molto sulle strategie al termine della corsa.
Considerando dunque quanto visto a partire dal 4° giro in poi (Sainz non ha neppure approfittato della bandiera rossa per sostituire le gomme), possiamo dire anche a copo d'occhio, che la strategia maggiormente utilizzata dai piloti è stata quella a due soste Soft-Medium-Soft. Tattica usata dai primi nove conducenti giunti a traguardo, ovvero dal vincitore Verstappen, seguito da Norris, Alonso, Perez, Stroll, Sainz, Gasly, Hamilton, Tsunoda e per ultimo da Ricciardo giunto in P13 a causa di una bizzarra decisione presa dalla FIA.
Apriamo una piccola parentesi. Ricciardo e Piastri restano coinvolti nell'incidente che ha obbligato gli steward ad esporre la bandiera rossa. Rientrano ai box e vengono doppiati un giro mentre i meccanici cercano di comprendere se sia il caso di provare a recuperare le monoposto o ritirarle. Viene esposta la bandiera rossa. A quel punto gli uomini AlphaTauri e McLaren hanno tutto il tempo di effettuare le riparazioni. Tuttavia, la FIA prende nota del giro perso e al momento della ripartenza della gara obbliga Daniel e Oscar a scattare dalla pit lane con un giro di ritardo così da tenere traccia dell'accaduto. Una decisione bizzarra che non vedevamo utilizzare da molto tempo.
Recap strategie Pirelli (foto: X, Pirelli)
Proseguendo con il recap, Piastri metterà in atto una strategia a due soste, Medium-Soft-Soft, Ocon chiude terzo su tre soste Soft-Medium-Soft-Soft, mentre Sargeant e Hulkenberg che avevano utilizzato la Media C3 prima della bandiera rossa, porteranno a termine la gara facendo due pit stop e utilizzando 3 set di mescola Soft C4. Sei piloti ritirati al termine della gara: Russell, Bottas, Zhou, Magnussen, Albon e Leclerc.
Dal momento che Alonso e Perez hanno concluso la gara su due soste, potemmo anche definire il loro uno scontro alla pari. Sappiamo tutti ovviamente che però non è così. Fernando parte quarto, Checo in settima posizione, ma l'Aston Martin, anche se in splendida forma non poteva competere contro la Red Bull. Il messicano mostra un bel ritmo e recupera posizioni. Supera con discreta facilità tutti i piloti che gli si pongono davanti dalla nona fino alla quarta posizione, fino a che non incontra lo spagnolo sul suo cammino.
Siamo al giro 18 quando Sergio supera Hamilton e guadagna la P4 alle spalle dell'asturiano. I tanti sorpassi lo obbligano a fermarsi prima di Alonso e a gestire lo stint centrale su gomma Media. I problemi per Fernando iniziano nel terzo e ultimo stint sulla Soft. Perez è vicino, può utilizzare il DRS e da lì in poi non si staccherà un attimo dall'AMR23 #14. Alonso mette in atto una difesa superlativa, sembra aver innalzato un muro invalicabile, ma poi a due giri dal termine l'inaspettato. Checo sferra l'attacco decisivo e lo passa in rettilineo. Forse Sergio crede di averla spuntata, ma al successivo passaggio Fernando risponde e al termine del rettilineo che conduce a curva-4 sferra l'attacco decisivo e riprende la P3. Posizione che manterrà fino all'arrivo per soli 53 millesimi sull'avversario.
Dati utili a comprendere il comportamento delle gomme (foto: X, Pirelli)
Una prestazione per la quale non ci sono aggettivi. Fernando conquista forse il podio più bello della stagione, sofferto quanto meritatissimo. Una magia e una grande prova di forza contro un avversario al volante di un mezzo tutt'altro che pari al suo.
C'è poco da dire del duello andato in scena tra Verstappen e Norris. La Red Bull ha ancora del margine sugli avversari, ma la McLaren, e nella fattispecie Norris, sono gli unici al momento a riuscire a mettere un po' di pressione all'olandese. La dimostrazione sta anche nell'ultimo stint tiratissimo su gomma Soft in cui Norris non ha mai eseguito un crono superiore all'1'14'' e ha anche ottenuto il miglior giro della gara in 1'12''486. Speriamo questo sia solo l'antipasto di ciò a cui potremo assistere nel 2024. Complimenti al team di Woking.
Il passo gara mostrato nella Sprint non prometteva nulla di buono, tuttavia, malgrado il itiro di Leclerc, Sainz è riuscito comunque a guadagnare 4 punti sulla Mercedes approfittando delle difficoltà lamentate dal team teutonico durante il weekend e del ritiro patito da Russell nella seconda metà del GP. Difficoltà che potrebbero derivare da una scelta d'altezza molto più elevata del necessario per la W14, così da evitare possibili situazioni spiacevoli come quelle vissute nel passato GP del Texas.
Andamento delle temperature (foto: X, Pirelli)
Carlos fa la differenza soprattutto nel secondo stint di gara su gomma Media. Un run che non aveva assolutamente nulla da invidiare a Red Bull e McLaren, e che permetterà allo spagnolo di superare le Mercedes e guadagnare la P6 alle spalle di Stroll. Anche se aveva a disposizione un altro treno di gomma C3, il fatto che gli avversari siano andati su Soft gli avrebbe comunque impedito di mettersi ulteriormente in mostra se avesse adoperato la Media per arrivare a fine gara. Giusta la scelta della Soft dunque. Alla fine si è visto un buon ritmo anche nell'ultimo stint, ma non tale da permettergli di fare ulteriori step in avanti. A tratti si è vista dunque una bella Ferrari, ma non à ancora abbastanza.
Considerando che la gara si è svolta con temperature comprese tra 44 e i 39°C, non è andata poi tanto male.
Foto: Aston Martin
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