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29/11/2023 19:45:00

Team spaventati dal nuovo accordo AlphaTauri-Red Bull. Horner getta benzina sul fuoco


News di Marco Sassara

Nel 2024 per l'AlphaTauri non si registrerà solamente un cambio di nome, ma una modifica nell'intero processo di progettazione e lavoro della squadra. Pochi giorni fa infatti, la casa di Faenza ha deciso di richiedere al proprio fornitore di power unit, la Red Bull, di poter ricevere tutti i componenti a corredo che il regolamento prevede: ovvero trasmissione, sospensioni e anche l'accesso ai sofisticati strumenti di simulazione aerodinamica.

La difesa della Red Bull

Vedere il team che ha dominato la stagione 2023, cedere i propri componenti ad un'altra squadra ha mosso subito parecchie lamentele da parte di tutti gli addetti ai lavori. Critiche che il manager della Red Bull ha cerato repentinamente di mettere a tacere: "Siamo molto lontani da una Mercedes rosa". Il bitannico si riferisce al caso Racing Point che nel 2020 aveva portato in pista una vettura quasi indistinguibile da un occchio poco attento a quella della casa di Stoccarda, se non per il colore. "Ci sono alcuni componenti trasferibili che sono chiaramente elencati nei regolamenti e che dunque siamo autorizzati a fornire. Ed è quello che andremo a fare".

"Come team factory, ci sono degli elementi che ci è consentito fornire ai nostri clienti. Ferrari e Mercedes lo fanno già da tempo", ha proseguito Christian Horner difendendo la propria posizione. "Assieme alla power unit, loro concedono in dotazione anche la trasmissione, le sospensioni, gli strumenti di simulazione e la galleria del vento. Tra le aziende vige dunque un rapporto di questo tipo. Sono poi i clienti a scegliere le modalità con cui utilizzare detti strumenti".

Se Horner avesse concluso qui il suo discorso non ci sarebbe stato nulla da ridire. Il caso Racing Point scoppiò in una fase in cui la Mercedes stava demolendo uno ad uno tutti i record della F1, dunque in epoche molto simili se paragonata a quella che sta attraversando la Red Bull attualmente. E nessuno mosse un dito all'epoca.

Horner getta benzina sul fuoco

Il team principal di Milton Keynes però, non si accontenta rischiando di accendere una scintilla che potrebbe ritorcerglisi contro in caso le lamentele dovessero proseguire tra i tavoli della Federazione: "Se guardiamo alla seconda parte dell'anno, possiamo dire che la McLaren, sotto certi aspetti, ha utilizzato questi strumenti molto meglio del suo fornitore", riporta 'SoyMotor.com'. 

Ci si potrebbe aspettare dunque che l'AlphaTauri possa fare un lavoro molto migliore della Red Bull o esserle pareccho vicina in termini di prestazioni del 2024? Di certo è un rischio che le altre squadre, parliamo soprattutto di Ferrari, Mercedes, Alpine e McLaren non vorrebbero correre. Sta di fatto che quanto scritto nel regolamento parla chiaro: dal punto di vista delle norme non ci sarebbe assolutamente nulla di sbagliato nel permettere alle due case automobilistiche in questione di rafforzare ulteriormente il loro legame.

Foto: Red Bull Racing

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