Le pagelle del Mondiale F1 2023: Red Bull prima della classe, Ferrari rimandata a marzo

La stagione 2023 ha offerto poche emozioni tuttavia, alle spalle della stratosferica Red Bull, i competitor hanno dato vita a una sfida molto combattuta. Aston Martin nella prima fase del campionato ha stupito gli addetti ai lavori mostrando un salto prestazionale rispetto al 2022 raramente apprezzato nel recente passato. Il rilascio degli aggiornamenti ha visto la continua alternanza nel ruolo di prima “sfidante” del team di Milton Keynes. Attraverso le nostre valutazioni la classifica costruttori avrebbe un’altro volto, abbiamo infatti considerato fattori intangibili ai fini del computo numerico dei punti ma molto importanti in chiave 2024.

Reb Bull: 110 e lode con Bacio Accademico.

Di un’altra categoria. La RB19 eccelle in versatilità su tutte le tipologie di tracciato. Non suscita alcun dubbio in merito alla legalità da parte dei competitor rassegnata alla propria inferiorità.

Mercedes: 5,5

La gioiosa macchina da guerra dell’era turbo-ibrida e’ un lontano ricordo. Nonostante il secondo posto nei costruttori non è stata mai in grado di competere per il successo in gara. La direzione tecnica di Elliott è stata fallimentare

Ferrari: 6

Il cambio al timone della GES pesa nel giudizio complessivo. Mezzo voto in più rispetto a Mercedes perché ha risposto presente nell’unico momento di défaillance Red Bull e poteva vincere anche a Las Vegas. Il gap dai Tori resta abissale.

McLaren: 7

Most Improved Car . Per il secondo anno consecutivo la monoposto di Woking inizia la stagione in modo disastroso. Dal gran premio di Spagna la svolta. Unico team a dare la percezione di poter sviluppare la monoposto 2024 su solide basi.

Aston Martin: 8

Il miracolo sportivo più eclatante dai tempi della Brawn GP. Il “knowledge transfer” da RB è evidente. Quando il team ha dovuto progredire con le “proprie gambe” è andata in confusione. Stagione comunque da incorniciare.

Alpine: 5,5

Il team transalpino non riesce a fare il definitivo salto di qualità. Colpa della PU meno potente del lotto e di un progetto tecnico non all’altezza dei top team. Qualche piazzamento in zona podio non salva la stagione.

Williams: 7

Lo storico team di Grove torna a dare segnali di vita. L’ingresso di James Vowles a capo della scuderia ha portato indubbi benefici. Il settimo posto nei costruttori con i soli punti di Albon fanno ben sperare per la prossima stagione.

AlphaTauri: 6

Stagione senza sussulti. Sfrutta in maniera abile gli sprint weekend in cui raccoglie il 50% dei punti. Vedremo se nel 2024 se il team “Racing Bulls” alzerà l’asticella grazie alla più stretta collaborazione con RB e Mekies al timone.

Alfa Romeo: 4

Finalmente il leggendario logo del Biscione scomparirà dalle monoposto Sauber dove non era altro che uno sticker. Stagione fallimentare nel progetto tecnico e nelle performance dei piloti.

Haas: 4

Il team statunitense vive di luce riflessa rispetto alla Scuderia Ferrari da cui acquista la totalità dei TRC. Mentre lo scorso anno ai successi della F1-75 corrispondevano spesso ottime performance della VF-22, quest’anno Haas ha pagato dazio.

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