"Certi amori non finiscono, fanni giri immensi e poi ritornano", così cantava Antonello Venditti nel 1991 . E queste parole si possono applicare anche agli ultimi anni della carriera di Daniel Ricciardo: dopo aver abbandonato la Red Bull nel 2018 per non essere il secondino di un arrembante Verstappen, l'australiano ha passato due anni in Renault, per trasferirsi poi in McLaren. A Woking, però, è arrivato il suo crollo: il solito simpatico, vibrante e aggressivo Honey Badger ha ceduto il posto a un pilota senza grinta e ardore, che ha accettato poi, con coraggio, di fare un passo indietro, allontanandosi dalle piste e tornando in Red Bull nel ruolo di terzo pilota.
Nella sua vecchia famiglia di Milton Keynes, Ricciardo ha ritrovato la grinta, anche se l'inizio è stato difficoltoso. Il nativo di Perth, infatti, temeva che il team non lo avrebbe riaccolto bene, visto come si erano separati nel 2018. Che quell'anno il clima nel suo box fosse teso si percepiva solo dall'azione in pista, ma in fabbrica le cose non andavano meglio. Il declino in McLaren non ha reso le cose semplici, e anche Horner ha ammesso che i primi giri al simulatore erano "cattive abitudini".
"Penso che le cattive abitudini nascano dalla mancanza di sicurezza. Quando la stagione era finita sono salutato subito nel simulatore; era circa dicembre, prima che andassi a casa per le vacanze di Natale. Ero nervoso anche perchè stavo ritornando in un vecchio ambiente; sapevo che Christian mi avrebbe accolto a braccia aperte, ma non so come avrebbero reagito gli altri in Red Bull. Nel 2018, la notizia del mio addio ha avuto un certo effetto, ma poi abbiamo cercato di chiudere al meglio. Non ci siamo lasciati male, ma è comprensibile che alcune persone siano rimaste deluse. Avevo un contratto all'attivo, e il team mi aveva anche proposto un rinnovo. Sono stato io a rifiutarli per andare altrove. Lo scorso anno non stavo arrivando da una grande stagione, anzi. La Red Bull invece aveva appena vinto entrambi i Mondiali. Quindi non sapevo se mi avrebbero dato del fallito o se mi avrebbero accolto per aiutarmi a tornare", ha detto l'Honey Badger al podcast Beyond The Grid.
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