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10/12/2023 15:15:00

Grosjean parla dell'incidente del 2020: «Una piccola differenza e avrei perso la vita»


News di Prisca Manzoni

Poco più di tre anni fa, Romain Grosjean è stato vittima di uno spaventoso incidente al GP del Bahrain. La sua Haas, danneggiata dopo un contatto, ha colpito le barriere a una velocità di 192 km/h, per un impatto di 67 G di forza, si è spaccata in due e ha preso fuoco, con l'uomo ancora all'interno dell'abitacolo. Sono stati 30 secondi ad altissima tensione, in cui dall'esterno si vedeva solo un cumulo di fumo e fiamme, fino a che non si è visto il pilota saltare giù dal guard rail, aiutato dal dottore di pista. Grazie ai dispositivi di sicurezza, il francese ha "solo" riportato delle ustioni alle mani e alle caviglie, oltre che a un ginocchio fratturato. Di certo non una passeggiata di salute, ma per la dinamica dell'evento l'esito poteva essere tragico. 

Il pilota è tornato a raccontare dell'evento in una recente intervista al sito della Formula 1, in cui ha descritto cosa ha vissuto in quegli eterni istanti bloccato nella monoposto, la fortuna e la determinazione nel guarire: "Ogni volta che vedi il video è terrificante. Se anche una minima cosa in quel frangente fosse stata diversa io sarei morto. Per me non c'era fuoco nell'abitacolo, ma solo tutto intorno. Ovviamente invece le fiamme c'erano, ma io non me ne ero accorto. Quando ho scavalcato la barriera e sono arrivato in pista mi ero chiesto perchè fossi lì e perchè era notte. Nella mia testa c'era solo confusione, ma quello non era importante, io cercavo solo di uscire. In ospedale non volevano farmi rivedere il video, anche se io insistevo. Non capivo perchè ci fosse tanto clamore, ma poi ho realizzato quanto fosse stato brutto".

"Ho provato di tutto per tornare, ma non valeva la pena"

A causa dell'incidente, Grosjean non è riuscito a tornare in pista per il resto della stagione, sebbene lo desiderasse tanto. Non voleva che sua carriera terminasse con quell'immagine di lui che usciva dal fuoco, ma i medici gli hanno imposto un ultimatum pesante: "Ho fatto il possibile per convincere i dottori. Ho promesso che avrei indossato la crema, poi dei guanti di lattice e poi quelli da corsa. Loro mi hanno detto che si poteva fare, ma rischiavo un'infezione e che avrebbero dovuto amputarmi la mano. Lì ho pensato che forse non valeva così tanto la pena, perchè saremmo comunque arrivati ultimi".

Al momento, il francese è impegnato nella IndyCar, dove aveva pensato di trasferirsi sin dall'inizio dell'anno. Per poter partecipare ai test, però, ha dovuto fare una dolorosa riabilitazione. "La scadenza per il test in IndyCar doveva essere il 14 febbraio, ma siamo riusciti a posticiparla alla fine del mese perchè non ero pronto. Quando il mio fisioterapista mi diceva di muovere la mano tre volte al giorno per cinque minuti lo facevo. Mi svegliavo anche nel mezzo della notte per farlo. Il recupero è andato bene, ma quando sono uscito dalla macchina la prima volta c'era sangue ovunque". 

 

Foto interna x.com

Foto copertina x.com

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