Mick Schumacher: «Merito un'altra chance in F1»

Mick Schumacher, figlio d'arte del sette volte campione del mondo Michael, ha dichiarato di aver "dimostrato di meritare un'altra chance in F1", parlando anche dei suoi piani per tornare sulla griglia in futuro.

Le parole di Mick Schumacher

Il tedesco ha rilasciato una lunga intervista, in cui ha commentato anche il suo ruolo di terzo pilota in Mercedes:  "È stata una stagione molto lunga, ma siamo arrivati alla fine".

"Ma il mio nuovo ruolo è molto diverso rispetto a quello che ho avuto negli ultimi due anni. In generale, ho solo cercato di inserirmi nella squadra e imparare il più possibile, anche per allargare il mio orizzonte rispetto a quello che ho vissuto prima, per poi essere pronto a saltare", ha aggiunto.

"Tutto è successo piuttosto tardi"

L'ex pilota della Haas ha parlato del momento in cui gli è stato comunicato che non avrebbe corso con il team nel 2023: "Ovviamente, tutto è successo piuttosto tardi".

"Mi è stato detto il giorno prima dell'inizio dell'ultimo fine settimana che non sarei stato in griglia nel 2023. Così, è un po' tardi per andare a cercare altri sedili, il che ovviamente non è granché. Ma abbiamo valutato l'opzione che Mercedes ci aveva dato all'inizio di quell'anno e l'abbiamo accettata, quindi eccoci qui", ha detto.

Frugando attentamente nella sua memoria, Schumacher ha rivelato: "Sono andato a Brackley [sede della Mercedes] nel 2010, forse. La prima volta che ricordo davvero era nel 2014, ma era per una sessione di simulazione".

"Ovviamente tornarci ora è stato molto interessante. Vedere come opera un grande team come la Mercedes in Formula 1 è qualcosa di molto speciale", ha affermato.

"Tutti i piloti hanno le stesse insicurezze"

Offrendo una visione unica di ciò che ha imparato dal suo primo anno di lavoro con Hamilton e Russell, il 24enne ha detto: "Penso che per me quello che la gente dimentica; ne ero consapevole ma è ancora qualcosa a cui non si pensa troppo, è che tutti sono umani, e tutti hanno le stesse insicurezze".

"Per me è stato il mio più grande apprendimento. Alcune delle domande, che non erano state risposte allora, sono state risposte qui. Tutti stanno attraversando alcune cose, soprattutto durante le corse, ed è stato bello avere quest'esperienza", ha dichiarato.

Poi ha speso delle parole al miele per Lewis Hamilton: "È bello vedere anche Lewis che è stato con la squadra per così tanto tempo, il rapporto che ha con la squadra, possono parlare senza usare parole e capire l'un l'altro. Penso sia qualcosa di molto speciale".

"Qualcosa è andato storto e a volte è un po' difficile da capire"

Il lavoro di Schumacher è stato spesso riconosciuto da Toto Wolff, Team Principal della Mercedes, e dagli stessi Hamilton e Russell: "È bello che la gente lo riconosca".

"Ma purtroppo sono ancora qui come pilota di riserva, non come pilota principale. Quindi, ovviamente qualcosa è andato storto e a volte è un po' difficile da capire", ha sorriso.

Il tedesco ha avuto anche alcuni buoni momenti nelle sue stagioni con la Haas, come il suo doppio piazzamento a punti consecutivo a Silverstone e in Austria nel 2022, pur sapendo di dover convincere ancora qualcuno: "So che devo convincere altre persone del mio valore per questo posto".

Il suo obiettivo è tornare in griglia nel 2025: "Purtroppo molti dei contratti sono contratti pluriennali, quindi non c'è davvero una chance per il prossimo anno. Quindi è un po' difficile essere in griglia, ma per il 2025 ci sono molte più possibilità e dovremo vedere."

"Merito un'altra possibilità"

Parlando dei suoi piani, Schumacher ha detto: "Penso che la cosa importante per me è non essere fuori da una macchina per troppo tempo ed è per questo che stiamo cercando di trovare un posto dove possiamo correre il prossimo anno. Le cose sembrano abbastanza buone, [ma] purtroppo non per la Formula 1".

"Tuttavia, manterrò legami molto stretti con la Formula 1 e spero che questo mi permetterà di dimostrare a tutti che merito ancora una possibilità nella categoria culmine del Motorsport e che appartengo qui", ha concluso.

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