Massimo Rivola, ex direttore della Ferrari Driver Academy, ha rivelato che non è stato lui a scoprire il talento di Charles Leclerc, bensì Jules Bianchi.
Nel 2009 Stefano Domenicali lo chiama in Ferrari per sostituirlo nel ruolo di direttore sportivo della scuderia di Maranello.
Rivola rimane in Ferrari per 10 anni, svolgendo tale mansione fino al 2015, diventando così il DS più longevo nella storia della Rossa.
Nel 2016 viene messo a capo della Ferrari Driver Academy, posizione che ricopre per 3 anni, contribuendo alla crescita di talenti come Antonio Fuoco, Guanyu Zhou, Callum Ilott, Robert Shwartzman.
In quello stesso anno riuscirà ad inserire nel programma per giovani piloti anche Antonio Giovinazzi, campione in carica della 24 ore di Le Mans.
Durante quel periodo i piloti FDA vincono le varie categorie propedeutiche, F4, F3 ed F2 in particolare con Charles Leclerc, pupillo del compianto Jules Bianchi; che fu il primo pilota messo sotto contratto da Rivola nel 2009, tristemente scomparso nel 2015.
Dopo 70 anni di storia, Leclerc è il primo pilota ad approdare in Scuderia Ferrari cresciuto internamente. Alla festa Prema di fine anno è stato chiesto a Rivola cosa avesse visto nel classe '97.
L'oggi Amministratore Delegato di Aprilia in MotoGP ha risposto: "Quando sono stato a capo io della FDA chiamai subito Renè Rosin e dissi che la Prema doveva essere il nostro junior team", ha rivelato.
"Sono stati anni bellissimi, nei quali abbiamo visto in pista Fuoco, Leclerc e Schwartzman. Charles a dire il vero non l'ho scoperto io, ma c'è una persona che si chiama Jules Bianchi, che oggi non è più con noi, che ne parlava sempre", ha voluto specificare.
Infine, Rivola ha elogiato le qualità del monegasco: "Leclerc è uno di quei piloti che quando c'è bisogno tira fuori quel qualcosa in più. difficile da spiegare, ma si chiamata talento e fame, è un mix di determinazione e altri fattori che non molti hanno".
Jules Bianchi e Charles Leclerc sono sempre stati grandi amici, nonostante l'evidente differenza d'età. L'ex pilota della Marussia è stato un po' il mentore di Charles, colui che lo ha avvicinato al mondo delle corse.
Come disse anche Jean Todt, storico ex amministratore delegato della Ferrari: "Charles ha una missione: quella di fare ciò che Jules avrebbe dovuto fare".
Siamo sicuri che oggi Jules, ovunque egli sia, continua a tifare per il proprio pupillo ed è molto fiero di quello che Leclerc ha raggiunto nella sua carriera.
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