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21/12/2023 10:45:00

Domenicali pressa: «Due GP in Italia? Dobbiamo stare al passo coi tempi»


News di Fabrizio Parascandolo

Stefano Domenicali, CEO del Formula One Group, ha commentato le recenti indiscrezioni sul possibile rinnovo dei due GP in Italia, a Monza e ad Imola, fino al 2030.

La proposta di Liberty Media

Sembrerebbe che Liberty Media abbia proposto all'Italia di confermare sul calendario di Formula 1 entrambi i Gran Premi, con sede a Monza e ad Imola, fino al 2030.

Chiaramente, per far sì che ciò accada, dovranno essere messi sul piatto diversi milioni, all'incirca 300; ma sarà necessario anche un rinnovamento delle strutture.

I lavori a Monza sarebbero dovuti iniziare subito dopo il weekend dell'evento 2023, ma sono stati posticipati all'inizio del nuovo anno.

Per quanto riguarda Imola, invece, è stato chiesto un altro intervento nell'ambito dell'esperienza dei fan, in una Formula 1 sempre più improntata sullo spettacolo e sul coinvolgimento del pubblico.

Le parole di Domenicali

Lo stesso Stefano Domenicali ha confermato che le trattative per il rinnovo di entrambi i GP sono in atto: "Stiamo effettivamente trattando con Monza e Imola per un possibile prolungamento del contratto".

"Sono in buoni rapporti con la federazione del motorsport in Italia, ma i lavori a Monza dovevano iniziare dopo il Gran Premio e non sono ancora iniziati a dicembre. Dovrebbero iniziare nel prossimo futuro", ha aggiunto.

L'ex Team Principal della Ferrari ha ammesso di star pressando le istituzioni, seppur in maniera costruttiva: "La mia pressione è costruttiva, ma le burocrazie interne non dovrebbero essere in grado di fermare certi progetti.

"Dobbiamo stare al passo con i tempi. Nel 2020 è stata data un'opportunità straordinaria a Imola, e loro erano pronti". ha rivelato.

Domenicali, infine, ha ricordato l'episodio disgraziato della scorsa primavera, che ha impedito lo svolgimento del GP dell'Emilia-Romagna: "Quest'anno, purtroppo, non abbiamo potuto correre a causa dell'alluvione. Non vediamo l'ora di correre di nuovo lì l'anno prossimo, ma bisogna anche capire che non possiamo investire di più privatamente".

"Si tratta di capire la volontà del nostro Paese di investire nella F1 come piattaforma sportiva, promozionale e commerciale; perché la Formula 1 non può più essere gestita privatamente", ha concluso.

 

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Foto copertina robbreport.com