Molti pensano che Derek Warwick sia stato il miglior pilota di Formula 1 senza aver mai vinto un Gran Premio. Durante un'intervista, come riportato da GPblog, il britannico ha parlato di molti argomenti, tra i quali ha rivelato che era temuto anche da un campione assoluto come Ayrton Senna. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Ripercorrere la carriera di Warwick è come fare un viaggio nella memoria tra aneddoti e team storici come Brabham, Toleman, Renault, Lotus, Arrows e Footwork. Il britannico ha guidato per 147 Gran Premi (su 162 partecipazioni). Un'avventura iniziata nel 1981 ma che solo al suo 21° weekend di gara riuscì a vedere per la prima volta la bandiera d'arrivo di un Gran Premio.
Il britannico ha dichiarato: "L'81 con la Toleman fu piuttosto difficile. La macchina era davvero un catorcio. Brian Henton si era qualificato per una gara ma non l'aveva finita. Pure io mi ero qualificato per una gara ma non sono riuscito a concluderla, avevo mostrato però un potenziale tale da farmi ottenere il contratto anche per la stagione successiva, che purtroppo non è stata molto migliore. Era una vettura progettata da Rory Byrne, che è diventato uno dei migliori progettisti della Formula Uno. Ma il concetto era sbagliato. Non avevamo abbastanza soldi".
"Quando ho perso l'opportunità di guidare la Lotus nell'86, non mi sono guardato indietro piangendo tutto il tempo. Sono andato avanti e mi sono detto: "Bene, cosa possiamo fare adesso?". Credo che questo sia stato uno dei miei punti di forza".
Warwick ha poi raccontato meglio quanto accaduto con la Lotus nel 1986. Queste le sue parole: "Avevo firmato il contratto nell'85 e in seguito ero stato chiamato dalla Lotus. Pensavo che avrebbero accettato il contratto e che mi avrebbero dato la quota di ingaggio. Nulla di più sbagliato. Hanno stracciato il contratto davanti a me e mi hanno detto: "Mi dispiace, ma abbiamo subito pressioni esterne da parte dello sponsor, che ha subito pressioni da parte di Ayrton. Non vuole che tu vada lì. Vuole essere il numero uno da solo. Vuole avere una macchina di riserva, ecc. È stato un complimento a rovescio. Ma comunque ha distrutto la mia carriera, perché non sapevo dove andare e sono finito sulla Brabham, che comunque era una macchina di merda".
L'ex Formula 1 ha poi concluso il suo intervento dicendo: "La delusione più grande è stata però la stagione 1984, in cui ho corso per la Renault. Avremmo dovuto vincere i Gran Premi. Credo di aver rotto componenti, o di aver avuto incidenti nel 50% delle gare che ho disputato. Quando guardo i piloti ora, penso a loro che sono davvero fortunati. Sono in un mondo di sicurezza e di affidabilità. E molti di noi avrebbero pagato fior di quattrini per essere a bordo delle monoposto di oggi. È stato un periodo pericoloso e difficile. Ma come dicevano i miei team in quei momenti difficili, è un modo per formare il carattere".
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