L'evoluzione dei motori e la deriva verso soluzioni ibride o full electric ha acceso i più intensi dibattiti negli ultimi anni, sia nel contesto delle auto di serie sia in quello delle vetture da competizione. Così, ad esempio, il mondo del motorsport si è diviso tra i sostenitori della Formula E, vista come la migliore vetrina dell'innovazione tecnologica, e i "puristi" della Formula Uno.
Dall'indiscutibile piedistallo di categoria regina, per ascolti e popolarità, la F1 sta comunque adattando da tempo regole e tecnologie al concept elettrico, arrivando ultimamente a pensare anche a circuiti più adatti alle power unit 2026, in cui la parte endotermica sulla carta dovrà fornire solo il 50% della potenza complessiva. Il World Rallycross sta progettando di consentire gia nella prossima stagione uno scontro diretto tra i due mondi, mettendo una contro l'altra le due tecnologie.
Nei giorni scorsi su Forbes sono state pubblicate le interviste a Sylvain Filippi, CTO di Envision Virgin Racing, e Giovanni Sgro, responsabile di Maserati Corse, scuderie protagoniste della Formula E. Entrambi hanno parlato dell'evoluzione della categoria e di cosa dobbiamo aspettarci sia a breve che a lungo termine.
Envision Racing - Formula E Gen3
Diciamo la verità, la Gen3 è stata accolta tiepidamente dal pubblico, non trovando il giusto seguito soprattutto tra gli appasionati storici del motorsport. Gli organizzatori si aspettavano un salto importante di popolarità della formula full electric arrivata al suo decimo anno di vita, ma così non è stato.
"Nel corso della prima stagione con la Gen3, c'erano chiaramente alcuni miglioramenti da apportare. Ma la Gen3 è un ciclo di quattro anni con un aggiornamento a metà. Le auto della Stagione 10 sono fondamentalmente le stesse dell'anno scorso, ma con controlli software migliorati. Ci prepariamo per la Stagione 11 dell'anno prossimo, con un powertrain migliorato", ha dichiarato Sylvain Filippi.
Maserati Corse - Formula E Gen3
La Maserati, subentrata nella nona stagione, è l'unico marchio di lusso "italiano" in Formula E. La Ferrari, piani di Marchionne a parte, non ha ancora manifestato interesse nella categoria. Per la Maserati la Formula E è un investimento per il futuro e un ritorno alle sue radici sportive. La vittoria al Jakarta E-Prix 2023 è stata la sua prima vittoria con una monoposto dal 1957. Obiettivo del costruttore è avere una versione elettrica in tutta la sua gamma di veicoli entro il 2025 e di avere tutti i prodotti completamente elettrici entro il 2030, e la Formula E fornirà conoscenze tecnologiche fondamentali per la progettazione.
"Quello che impareremo sul consumo di energia sarà fondamentale", afferma Giovanni Sgro, responsabile di Maserati Corse. "Possiamo massimizzare l'energia e ottimizzare la rigenerazione dei freni. Siamo entusiasti delle opportunità che la vettura Gen3 offre per migliorare le nostre vetture stradali".
Ci sono ancora molti aspetti che non convincono gli appassionati di corse quando assistono ad un e-Prix, e forse per questo stiamo vedendo scomparire soluzioni troppo "social" come il Fanboost in favore di altre più tradizionali, come l'Attack Charge, di fatto un pit stop di 30 secondi in cui si effettua una parziale ricarica ultrarapida delle batterie introducendo interessanti variabili strategiche in stile F1. "La ricarica rapida aggiungerà una componente dinamica alle gare", afferma Sgro. "Ci aiuterà anche a capire come caricare una batteria e ottenere prestazioni di altissimo livello. Il modo in cui la Formula E lo metterà in pratica sarà davvero entusiasmante".
Ma il vero salto di qualità della Formula E, probabilmente il più grande di sempre, dovrebbe arrivare con le vetture Gen4, che vedremo in pista nel 2027. Le Gen3 hanno attualmente 350 kW, le prime ipotesi di progetto delle Gen4 parlano di auto con almeno 600 kW di potenza, batterie in grado di immagazzinare maggiore energia, per consentire velocità più elevate ed gare più lunghe, miglioramenti aerodinamici e telai più rigidi. Con un simile salto di prestazioni la Formula E dovrà probabilmente ripensare anche i circuiti da utilizzare con la Gen4, in quanto potrebbe essere troppo veloce per alcune piste esistenti.
In definitiva con il prossimo step la FE potrebbe davvero insidiare la F1 in termini di auto più veloci su pista, soprattutto se cambieranno anche gli pneumatici, passando a più larghe gomme slick. "È tutta una questione di deportanza", commenta Filippi. "Oggi possiamo realizzare un motore elettrico in grado di battere un motore di Formula Uno in accelerazione e di raggiungere le stesse velocità. Sul circuito di Portland stiamo raggiungendo quasi i 300 chilometri all'ora, non molti potevano crederci fino a qualche anno fa. Tuttavia, gran parte del tempo sul giro dipende dalla deportanza, dalla velocità in curva. Il peso è già lo stesso, e con la stessa aerodinamica e lo stesso grip sarebbero altrettanto veloci. Con la Gen4 sarà game over".
In realtà crediamo che la Formula 1 saprà innovare senza starvolgersi, e cercherà di ritrovare anche il giusto equilibrio dopo alcune stravaganti innovazioni degli ultimi anni, rimanendo sempre al top per popolarità, ascolti, tecnologia e investimenti. Senza dubbio il progetto a lungo termine della Formula E è affascinante, ma dovrà superare la prova più difficile: convincere milioni di appassionati che non hanno digerito il passaggio all'elettrico.
Simboliche da questo punto di vista le parole di Modesto Menabue, 40 anni di esperienza nella scuderia Ferrari, che abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva qualche giorno fa. Parlando del miglior periodo della Formula 1 ricorda con nostalgia i motori aspirati e commenta così le evoluzioni delle power unit: "Non credo nell'ibdrido, per non dire nell'elettrico: di elettrico c'è il forno, il frigo"
E voi cosa ne pensate?
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Foto interna www.fiaformulae.com
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