Leggi l'articolo completo su formula1.it

15/02/2024 17:10:00

Red Bull: sulla RB20 sidepods, naso e vassoio ispirati alla Mercedes 2023


News di Alessio Ciancola

Dopo aver concluso la stagione con il dominio più schiacciante nella storia della Formula Uno, la Red Bull si appresta ad iniziare il campionato 2024 come la favorita d'obbligo per conquista di entrambi i titoli mondiali, piloti e costruttori. Per farlo, nello spirito di macchina che vince non si cambia, a Milton Keynes hanno deciso di sviluppare, anzi estremizzare la RB19 che, nel 2023, ha vinto ben 21 gare su 22 disputate.

Una monoposto che, come detto, appare la "figlia naturale" del modello precedente, andando però a copiare, clamorosamente visti gli scarsi risultati ottenuti, diverse soluzioni che hanno caratterizzato la ben poco fortunata Mercedes W14. Analizzando le immagini trapelate dal filming day di Silverstone, infatti, la RB20 presenta un muso "lungo", stretto e ancorato al main plain e non al secondo flap come sulla sua progenitrice ma, appunto, come la freccia nera del 2023. Idee adottata, secondo le informazioni raccolte, per gestire in maniera maggiormente favorevole le flessione dell'ala anteriore e massimizzarne l'efficienza aerodinamica.

Non solo, poiché anche nella zona dei sidepods emergono importanti, anzi evidenti similitudini con la vettura della Stella che tanto aveva fatto penare Lewis Hamilton e George Russell nel corso del passato campionato. A differenza della RB19, infatti, i tecnici diretti da Adrian Newey e Pierre Wachè hanno deciso di sparigliare le carte, eliminando il vassoio nella zona inferiore all'inlet dei radiatori. Bocche che, quest'anno sono di sezione ridottissima, non più a sviluppo orizzontale ma verticale, con estensione minima in larghezza ma maggiormente in profondità. Insomma, un vero e proprio capolavoro aerodinamico, per ridurre ancor di più la resistenza all'avanzamento della vettura, ma anche motoristico per la gestione del raffreddamento.

Sidepods verticali che hanno consentito di piazzare nella zona superiore di esse una specie ala (come sulla W14 nella sua prima configurazione) che, con tutta probabilità, servirà a separare il flusso d'aria destinato ad alimentare la zona superiore della pancia e, successivamente, lo scivolo da quello indirizzato al sottosquadro (ampliato ancor di più rispetto alla vettura di 12 mesi fa) e al pavimento. Un'ala centrale che, come detto, si allinea molto al dispositivo aereodinamico che Mike Elliot aveva posto sulla Mercedes, ma che risulta magistralmente inglobato con il body della vettura e con lo scivolo superiore.

Altra, e per ora ultima, similitudine con la poco fortunata Mercedes W14 è quella relativa al vassoio nella parte bassa delle cupola, davvero generoso come dimensioni (che termina poi con l'apertura in coda per sfogare l'aria calda verso la beam wing) e profilato quasi a creare una piccola vasca tra cupola e bordo d'uscita del vassoio stesso. Idee che, di fatto, nel 2023 non hanno dato i risultati sperati ma che, a dispetto delle aspettative, sono state clamorosamente riproposte (e probabilmente adattate al meglio) dallo staff tecnico che, negli ultimi due anni, ha prodotto alcune tra le monoposto più vincenti della storia della massima serie automobilistica.

Leggi anche: Hamilton in Ferrari, Marko gongola : «La Mercedes si indebolirà»

Leggi anche: Analisi tecnica Mercedes W15: sidepods slim, nuova sospensione posteriore

Foto copertina twitter.com