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04/03/2024 09:30:00

Ferrari, analisi telemetria problema Leclerc: ecco quanto ha influito


Articolo di Fabrizio Parascandolo
Charles Leclerc ha dovuto gestire un problema di temperatura ai freni anteriori della sua Ferrari SF-24 durante il GP del Bahrain.

Attraverso la telemetria, cercheremo di capire quanto il problema di squilibrio termico dei freni anteriori della Ferrari SF-24 di Charles Leclerc abbia influito sulla gara del monegasco.

Lo stile di guida

Ancor prima, però, di osservare e commentare i grafici contenenti i dati telemetrici, è doveroso fare una premessa

Leclerc è un pilota dallo stile di guida alquanto particolare. Il pilota del Cavallino, infatti, riesce a generare il tempo sul giro grazie alle sue poderose staccate, dunque proprio in frenata.

Ecco; se si va a togliere al monegasco la fiducia sui freni, che probabilmente è il suo più grande punto di forza, chiaramente il risultato non può essere ottimale.

Ciononostante, il numero 16 è riuscito a condurre la sua vettura in quarta posizione, facendosi battere "soltanto" dalle due Red Bull (superiori nel corso della gara) e dal compagno Carlos Sainz, che ha guidato una SF-24 "sana".

Analisi telemetria: Leclerc vs Sainz

Andiamo, dunque, ad analizzare proprio le differenze con il compagno di squadra. Non essendo propriamente corretto usare come riferimento il primo stint (in cui Charles ha scoperto di avere il problema ai freni), ci siamo concentrati su un passaggio, quello del giro 7.

Analisi telemetria Leclerc (linea rossa) vs Sainz (linea bianca) al giro 7 (cerchiato in sovrimpressione). Crediti: f1-tempo.com

Questo, infatti, rappresenta l'esatto momento in cui Leclerc subisce il sorpasso da Pérez (a seguito di uno dei tanti bloccaggi alla curva 10), e dunque i due ferraristi si trovano l'uno vicino all'altro in pista.

Passiamo direttamente al secondo stint, nel quale il monegasco non è mai più veloce di Sainz, perdendo mediamente più di 6 decimi al giro, per un totale di circa 12 secondi in 18 passaggi.

Analisi telemetria Leclerc (linea rossa) vs Sainz (linea bianca) nel secondo stint (evidenziato dalla linea gialla in sovrimpressione). Crediti: f1-tempo.com

La nota positiva, d'altro canto, è la costanza di Charles, che in questa fase della gara ha iniziato veramente ad adattarsi alla situazione.

Nell'ultimo stint della corsa, invece, proprio grazie all'adattamento al problema, il distacco tra i due si riduce, per una media di 2 decimi al giro e un totale di circa 4,5 secondi in 21 giri.

Analisi telemetria Leclerc (linea rossa) vs Sainz (linea bianca) nel terzo stint (evidenziato dalla linea gialla in sovrimpressione). Crediti: f1-tempo.com

Dal grafico si evince, inoltre, che in tre occasioni Leclerc è addirittura più veloce di Sainz, a dimostrazione della capacità di adattamento del monegasco.

Quanto ha influito il problema?

Dunque, adesso è il momento di rispondere alla nostra domanda "quanto ha influito il problema ai freni sulla gara di Charles Leclerc?".

Per farlo, però, dobbiamo tenere in considerazione anche la sessione di PL2. Proprio in quell'ora di tempo a disposizione, infatti, le squadre effettuano le loro simulazioni passo gara.

Ecco, possiamo affermare (quasi con piena certezza) che Sainz e Leclerc avessero un quantitativo di carburante e una modalità motore esattamente identici.

Ciononostante, il monegasco è stato più veloce di circa 2 decimi al giro in media. Questo significa che, pur escludendo il primo stint di gara, Charles ha perso 16,5 secondi in circa 45 giri, ma soltanto rispetto a Carlos.

Nel confronto ipotetico con se stesso alla guida di una Ferrari SF-24 esattamente funzionante, bisogna aggiungere circa 2 decimi al giro (proprio perché Leclerc è passato da essere 2 decimi più veloce di Sainz a 6 decimi più lento nel secondo stint, ad esempio, per un delta totale di 8 decimi).

Sempre escludendo il primo stint dai nostri ragionamenti, si aggiungono quindi 9 secondi al tempo perso da Leclerc in gara; che sommati ai 16,5 precedenti, portano il totale a 25,5 secondi persi.

Questo significa che, con tutta probabilità, senza il problema di squilibrio termico ai freni anteriori, Charles Leclerc avrebbe terminato la gara in seconda posizione, con ampio margine su Sergio Pérez (superiore ai 10 secondi).

Chiaramente queste sono meramente valutazioni aritmetiche, ma con i "se" e con i "ma" non si ottengono punti. La Ferrari questo lo sa bene; e deve fare di tutto per massimizzare il risultato nel prossimo weekend, quello del GP dell'Arabia Saudita.

 

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Foto copertina www.ferrari.com

Foto interna www.f1-tempo.com