Ci sono pochi piloti capaci di dare delle opinioni sinceri quando vengono intervistati dai giornalisti. Tra questi però c'è sicuramente il fratello del sette volte campione del mondo tedesco, Michael Schumacher. Ralf è sempre stata una persona schietta e non si è mai fatto problemi a dire quello che pensa.
Così, quando gli è stato chiesto di commentare l'incredibile weekend vissuto da Oliver Bearman (pilota di Formula2 che la Ferrari ha chiamato per sostituire Sainz), l'ex Formula1, Ralf Schumacher ha commentato: "Era molto importante che qualche giovane talento riuscisse ad arrivare in F1, partecipasse ed ottenesse un buon risultato. Tendenzialmente le squadre hanno quasi timore ad assumere dei rookie . Spero che quanto visto a Jeddah possa essere per loro uno stimolo a scommettere sui giovani concorrenti".
Il teutonico nutre una speranza abbastanza condivisibile dagli appassionati. Tuttavia, nell'esporla si lascia un po' trasportare dall'enfasi del momento: "Vediamo se ciò basterà ad interrompere il circolo vizioso che si è venuto a creare così da ridare una chance ai giovani piloti. In contrapposizione, ad esempio, troviamo un Alonso ancora presente in griglia a 42 anni. Non ho nulla contro Fernando, ma credo che F1 non dovrebbe permettere che la griglia diventi di anno in anno sempre più vecchia", conclude secondo quanto riporta 'Marca.com'.
Il pensiero di Ralf Schumacher si è concentrato solo sull'asturiano, ma anche Lewis Hamilton non è prorpio un giovincello dal momento che intercorrono soltanto quattro anni tra i due. Vorrebbe dire che dovremmo rinunciare a due conducenti di altissimo livello soltanto perché si stanno invecchiando? Si può o non si può essere d'accordo ovviamente. Sarebbe bello vedere più giovani di talento in F1 (sottolineiamo talento), ma ciò non deve andare a discapito dello spettacolo che alcuni atleti, anche se, giudicati oggettivamente vecchi, possono ancora offrire. Prima di giungere a loro altri abitacoli potrebbero essere riempiti di talenti migliori.
Foto: Aston Martin
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