Verstappen sullo sportwashing a Jeddah: «Non possiamo cambiare il mondo»
14/03/2024 18:40:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Tra le varie discussioni legate al terremoto che sta scuotendo la Red Bull, in Arabia Saudita si è trovato il tempo anche di affrontare il tema dello 'sportwashing'. Ovvero di quella pratica che ha la funzione di sfruttare eventi o investimenti sportivi per migliorare o cambiare l'immagine pubblica di un'organizzazione, un governo o un paese. Una discussione che nei Paesi Arabi viene generalmente riproposta quasi ogni anno.

Per quanto riuarda l'edizione 2024 del GP tenutosi a Jeddah, il pilota che si è contraddistinto maggiormente per il suo commento in merito all'argomento è stato sicuramente Verstappen. L'olandese infatti ha dichiarato: "Credo che attraverso lo sport si possano ottenere molte cose ovunque nel mondo".

Verstappen: "A molte persone piace essere 'ibride', ma non a me".

"Non sono però un politico e penso sia molto importante che le questioni sportive e politiche restino ben separate tra loro. A molte persone piace essere ibride, trovarsi nel mezzo, io preferisco concentrarmi sullo sport. Altrimenti avrei scelto di diventare un politico. Una specializzazione che non vedo nelle mie corde e un posto dove sicuramente non voglio finire", prosegue secondo quanto riporta 'RacingNews365.com'.

GP Arabia Saudita 2024, Verstappen

"Ogni singolo Paese ha i suoi pregi e i suoi difetti. Il nostro compito è quello di promuovere valori positivi, ma alla fine non cambieremo il mondo come sport. Resta compito dei Paesi apportare un certo tipo di cambiamenti. Da quando siamo qui, credo ci siano stati dei progressi molto belli e dobbiamo rispettarli", afferma Verstappen dando testimonianza dell'esperienza fatta a Jeddah.

"A volte però sappiamo che può occorrere più tempo ad alcuni Paesi per metterli in atto. La bellezza sta anche nell'entrare in contatto con altre culture. Il mondo è molto vario e va rispettato. Se osserviamo bene, anche all'interno dei nostri Paesi ci sarebbero delle cose da migliorare. Si tratta un po' di un working in progress in un certo senso", conclude il 3 volte campione del mondo della Red Bull.


Foto: Red Bull Racing

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