Leggi l'articolo completo su formula1.it

21/03/2024 12:00:00

Red Bull, fine delle tensioni? Verstappen: «Discussioni passate, pensiamo alla pista»


News di Alessio Ciancola

Sin dalla viglia dei test in Bahrain all'interno del paddock di Formula 1 non si è parlato d'altro se non delle tensioni all'interno della Red Bull, precedute dal presunto scandalo sessuale piovuto sul capo del team principal Christian Horner (scagionato dall'indagine interna all’azienda), mettendo in secondo piano tutto ciò che riguarda la pista. Tensioni, da mesi ipotizzate, chiaramente emerse dopo le parole riservate da Jos Verstappen, il papà di Max, al boss del team nel dopo gara in Bahrain.

Una polemica nata dalle parole, al Daily Mail, di Verstappen Sr. con cui Jos individuava in Horner la vera causa delle tensioni nel team. "C’è tensione finché Horner rimane nella sua posizione. La squadra rischia di essere disgregata. Tutto esploderà. Fa la vittima, ma è lui a causare i problemi”, aveva dichiarato l'olandese, esponendosi e arrivando quasi a un aut aut tra lui (e il figlio) e il manager inglese. Parole che poi, nella giornata dedicata ai media del GP dell'Arabia Saudita, Max Verstappen aveva smorzato abilmente.

Parole a cui, di fatto, aveva fatto seguito anche una retromarcia dello stesso Jos, che aveva abbassato i toni sulla polemica e sulla lotta di potere tra l’asse Horner-proprietà e l'ala austro-olandese di Marko, Verstappen e il CEO Minztlaff. Viene quindi da pensare: si è davvero giunti alla fine delle tensioni in seno alla compagine di Milton Keynes? Gli indizi, a oggi, sembrerebbero esserci, come quelli delle prime immagini provenienti dall'Albert Park di Melbourne, dove domenica scatterà il terzo round della stagione 2024, che vedono Max Verstappen a colloquio con il suo manager insieme a Christian Horner ed Helmut Marko, nella più totale armonia.

Indizi a cui, nella giornata dei media del GP dell'Australia, hanno fatto seguito le parole di Max Verstappen che, senza mezzi termini, si è detto ben felice della sua situazione in Red Bull, del momento che sta vivendo e dello staff con cui lavora. Momento caratterizzato da alcune tensioni nel team che, ormai, sono da ritenersi concluse e archiviate in modo da concentrarsi solo sulla realtà della pista.

"Sono felice alla Red Bull e ho tutte le ragioni per esserlo, è dove voglio essere, la macchina va forte e lavoro con persone meravigliose. Ci sono state discussioni nelle ultime settimane, ma vogliamo metterle alle spalle e concentrarci solo su quello che succede in pista".

Una linea che, nelle successive domande di cui è stato bersagliato, Max ha confermato in pieno, sottolineando quanto il suo futuro non possa essere lontano dalla Red Bull, team a cui è legato da un contratto con scadenza nel 2028.

"Ho contratto fino al 2028 e quando torno a casa non penso alla F1. Quando è il momento di pensare alla F1 mi concentro sulla guida e sulle prestazioni".

Leggi anche: Saward: «La Ferrari è un tritacarne. Perché i tecnici Red Bull dovrebbero trasferirsi?»

Leggi anche: Ferrari, in Australia per estrarre il potenziale delle innovazioni introdotte sulla SF-24

Foto copertina twitter.com