Sono passati già dieci anni da quell'incidente che è costato la vita di Jules Bianchi, e ogni volta che si torna a Suzuka è impossibile non pensarci, non interrogarsi sulla crudeltà del suo sogno infranto. Oggi, su quella curva c'è un mazzolino di fiori con un semplice messaggio,"sarai sempre con noi", che spezza il fiato solo a guardarlo.

E forse farà ancora più male vedere il casco con il numero 17 dentro l'abitacolo della Rossa, portato con forza da Leclerc. "Quando chiudo la visiera devo solo pensare a quello che succede in pista", ha detto il pilota a Sky UK. "Ovviamente ho parlato con la famiglia Bianchi: ci sentiamo spesso, praticamente è come se fossimo un tutt'uno per quanto siamo vicini. Loro erano molto contenti quando ho chiesto di portare questo casco. Jules è ancora con noi e deve essere ricordato. Se sono qui in Formula 1 è grazie a lui, per me è importante fare questo gesto". 

Lo stesso Philippe Bianchi, padre del ragazzo scomparso, ha voluto ringraziare il monegasco per la sua scelta, pubblicando la foto sui social con la didascalia: "Grazie mille Charles per il tuo tributo a Jules. Spero che tu possa vincere domenica. Sono sicuro che tuo padre e Jules siano molto orgogliosi di te". 

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Foto copertina x.com