Reserve driver della Scuderia Ferrari, titolare del team AF Corse nel mondiale Wec con la terza hypercar Ferrari 499P in equipaggio con Robet Kubica e Yifei Ye, e fresco di un test al volante di una monoposto di Formula E. Questo il biglietto da vista di Robert Shwartzman, 24 anni, israeliano, che in questa stagione sta vivendo una delle annate più impegnative della sua carriera. Carriera che, tramite esperienze e risultati positivi in varie categorie propedeutiche (dalla Formula tedesca fino al trionfo in Formula 3 nel 2020 e al secondo posto in Formula 2 nel 2021), lo ha portato ad essere impegnato nelle due categorie regine del motorsport: F1 e Wec.
Pilota gentile, a modo, poliedrico date le diverse esperienze appena citate (e avventure in GT), amato dai giovani, determinato e ben focalizzato sui suoi obiettivi e consapevole dei suoi mezzi, con cui chi scrive ha avuto modo di parlare per "Formula1.it" e ripercorrere alcune tappe della sua carriera, in particolar modo facendo riferimento ad alcuni piloti cui cui si è confrontato e che, ad oggi, possono contare su un sedile in F1. Nel farlo, all'ex pilota del team Prema è stato chiesto chi tra loro sia, secondo lui, quello che merita maggiormente il suo posto nella massima serie: Oscar Piastri.
"Credo sia Oscar Piastri il pilota che merita di più la Formula Uno. È un pilota davvero forte, consistente, tranquillo, non è cattivo, non è politico, non ti mette i bastoni tra le ruote. Lui è uno dei pochi verso cui nutro vero rispetto. Quando abbiamo gareggiato insieme, nello stesso team (nel 2021, ndr) non abbiamo mai litigato, è sempre stato onesto, leale".
Parole di elogio, quelle di Shwartzman verso il pilota della McLaren che, prima ancora di questioni tecniche e prestazionali, sono basate su una pronfoda stima umana dell'israeliano verso l'australiano con cui, di fatto, ha avuto modo di confrontarsi direttamente, da compagno di squadra, nel 2021. Robert, poi, ha rafforzato la sua opinione anche con valutazione di carattere meritocratico, sottolineando quanto il sedile in F1 di Piastri sia il risultato degli ottimi risultati da lui ottenuti nella varie categorie propedeutiche in cui ha militato.
"È veloce, bravo, merita veramente il suo posto in Formula Uno per tutto quello che ha fatto nella sua carriera. In pochi hanno ottenuto quello che ha ottenuto lui".
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