Più forte delle difficoltà, più forte della storia: Max Verstappen è il poleman del GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, la settima della stagione, la settima consecutiva su sette gare disputate. Una pole voluta, cercata e costruita con cui, come detto, il pilota olandese ha riscritto la storia della F1, uguagliando il record di pole position consecutive, otto, ad inizio stagione che fino ad ora era detenuto da Ayrton Senna.
Une pole che, oltre a porre Verstappen in cima ad un'altra classifica, ha mostrato a tutti l'enorme valore del pilota olandese che, malgrado una RB20 tutt'altro che esaltante per tutta la durata del fine settimana, è riuscito ad estrarne tutto il potenziale, superarne i limiti di bilanciamento (per avere una livella basta vedere quanto fatto dal team mate Sergio Perez, escluso addirittura dal Q3) e regolare sia le due McLaren di Piastri e Norris, ormai una seria minaccia, e le due Ferrari che, dopo un gran avvio di weekend, sono mancate nel momento clou della qualfiica, quando era necessario estrarre il massimo potenziale per piazzarsi più avanti possibile e costruire basi solide per la gara.
Una bellissima pole (costruita anche con una scia nel T1 di una VCAR) che, al termine della sessione, è stata commentata dallo stesso Verstappen che non ha nascosto la sua gioia per quanto ottenuto dopo le enormi difficoltà di ieri. Difficoltà superate parzialmente con il lavoro nella notte ma anche con modifiche chieste da lui stesso all'ultimo minuto. Pole giunta anche, se non soprattutto, a seguito di un suo ultimo giro a vita persa, degno proprio dei più grandi di questo sport.
“È stato un weekend davvero difficile fino a stamattina, non mi aspettavo di ottenere la pole position. Sono incredibilmente felice. Abbiamo fatto dei cambiamenti dell’ultima ora prima delle qualifiche che mi hanno fatto trovare sensazioni migliori e sono riuscito a spingere un po’ di più. Sono dovuto andare davvero al massimo. Questa pista è incredibile, essere al limite nel giro di qualifica ti fa pompare il cuore, l’adrenalina è altissima. Le vie di fuga non esistono e ho anche toccato la ghiaia nel mio ultimo tentativo”.
Pole con cui, come detto, ha eguagliato sia Senna che Prost, proprio sulla pista in cui il paulista perse la vita 30 anni fa. Un bel modo, secondo Max, per ricordarlo.
“Il record di Senna? È speciale eguagliarlo proprio qui, a distanza di 30 anni dalla sua scomparsa. È un bel modo di ricordarlo, è stato un pilota incredibile soprattutto in qualifica. È una grande giornata per me e tutto il team”.
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